Il grande giorno sta per arrivare. Gabriele Pignotta ha dovuto attendere vent’anni – durante i quali sono successe tante cose – prima di vedere realizzato il suo sogno: girare un film. E manca poco, davvero poco. Il 17 aprile arriva nelle sale Ti sposo ma non troppo, pellicola prodotta dalla Lotus di Marco Belardi (e distribuita da 01 Distribution-Raicinema) che segna il suo debutto come regista cinematografico e che lo vede anche nel ruolo di sceneggiatore e di co-protagonista insieme alla scoppiettante Vanessa Incontrada. Nel cast anche Chiara Francini e Fabio Avaro.
E’ l’adattamento del suo spettacolo teatrale, che porta il medesimo titolo e che ha ottenuto risultati molto soddisfacenti lungo tutto lo Stivale; nonostante le premesse positive, però, Gabriele non nasconde i suoi timori. Più che comprensibili, tra l’altro: “la critica mi stroncherà, come accade per tutte le commedie“, ha dichiarato qualche tempo fa durante un’intervista a Velvet Cinema. Ma non è affatto detto, e in fondo lo sa anche lui. Ciò che più gli sta a cuore, tuttavia, è la reazione della gente. Come si dice? Il pubblico sovrano.
Ti sposo ma non troppo racconta le vicende di una ragazza abbandonata sull’altare (la Incontrada), di un fisioterapista latin lover (Pignotta) e di una coppia alle prese con la crisi del settimo anno; le esistenze di questi personaggi s’intrecciano anche grazie ai social network dando vita a una serie di equivoci, scambi d’identità e imprevisti. Il finale promette effetti speciali…
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