Dopo la vittoria agli Oscar 2014 de La grande Bellezza di Paolo Sorrentino come Miglior film straniero (a quindici anni di distanza da quella de La vita è bella di Roberto Benigni) non si fa che parlare di questa pellicola. A volte però i giornali riportano notizie sbagliate ed è proprio quello che è successo nelle ultime ore riguardo una dichiarazione dello sceneggiatore Umberto Contarello: secondo quanto riportato dal sito “Corriere del Veneto” il ruolo del protagonista, Jep Gambardella (interpretato magistralmente da Toni Servillo), in origine sarebbe stato offerto proprio a Benigni che però avrebbe rifiutato. In realtà è tutto falso. A smentire categoricamente la notizia sono gli stessi Sorrentino e Contarello ai microfoni di Sky Tg 24: “Per questo film e in particolare per il ruolo di Jep non si è mai pensato a Benigni“, ha dichiarato il regista.
E allora perché sono circolate queste voci? L’equivoco è nato da un incontro dello sceneggiatore nel liceo Tito Livio di Padova, dove si è diplomato anni fa. Nel raccontare la genesi della sceneggiatura, ha descritto le fasi della costruzione dei personaggi e ha detto: “Prima della Grande Bellezza, avevo immaginato un altro progetto per Roberto Benigni”. Tutto qua. Frase che poi è stata travisata e riportata dai giornali locali così: “Vi svelo un piccolo segreto: Quando io e Paolo Sorrentino abbiamo finito di scrivere la sceneggiatura di La grande Bellezza, il copione è stato presentato a Roberto Benigni; era lui che doveva fare il ruolo che poi è stato di Tony Servillo. Ma Benigni ha rifiutato: diceva che la storia non stava in piedi“.
Per Contarello non è un fatto grave anche se – visto che lui lavora proprio con le parole – ha dovuto fare un chiarimento: Jep è Toni Servillo e Toni Servillo è Jep. Su questo non ci sono assolutamente dubbi: “Non ho mai detto che il ruolo di Jep Gambardella fosse stato pensato per Roberto Benigni e che da lui fosse stato rifiutato – ha continuato – il personaggio è stato immaginato e costruito sin dall’inizio per Toni Servillo”.
Foto by Facebook