Le riprese sono cominciate lo scorso ottobre e sono andate avanti per 6 settimane fra Zurigo, Klagenfurt, Bolzano e Roma; il – ricco – cast è composto da volti noti e amati: Ricky Memphis, Adriano Giannini, Emilio Solfrizzi, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca, Riccardo Rossi, Paola Minaccioni, Ilaria Spada, Andrea Osvart, Max Tortora e Luca Angeletti. Stiamo parlando di Un matrimonio da favola, nuova commedia corale di Carlo Vanzina, al cinema dal prossimo 20 aprile.
Carlo firma anche la sceneggiatura insieme al fratello Enrico ed Edoardo Falcone, a produrre la pellicola sono i Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema. La vicenda si basa su una sorta di rimpatriata fra ex compagni di liceo, che si ritrovano dopo vent’anni per il matrimonio di uno di loro: verrà loro spontaneo, dunque, fare un bilancio delle aspirazioni giovanili mai realizzate.
Ricky Memphis è Daniele, un posto in banca: è l’unico del gruppo ad aver fatto carriera ed è proprio lui a sposarsi. Con Barbara, la figlia del noto banchiere svizzero presso cui lavora. La cerimonia è organizzata proprio in Svizzera nel segno del lusso più sfrenato e puntuale all’appuntamento si presenta Luca (Giannini), il “bello” della comitiva che sbarca il lunario facendo la guida turistica al Colosseo e cercando di sedurre le straniere. Giovanni (Solfrizzi) sognava di diventare un agente di Borsa e invece è finito a vendere… Borse. Sua moglie è un avvocato divorzista, Sara (la Spada) è decisamente troppo ingenua, Alessandro (Pasotti) è gay e vive una storia serena con Roberto; tuttavia non ha ancora fatto outing perché teme che la sua carriera militare possa essere irrimediabilmente compromessa.
Luciana (la Rocca) da ragazzina era un asso del calciolo, ma un incidente l’ha costretta ad abbandonare lo sport e successivamente si è sposata con il perito della sua assicurazione (Fabio/Riccardo Rossi). Fra colpi di scena, imprevisti, sorprese belle e brutte, i cinque ex compagni riusciranno – forse per la prima volta – a cambiare davvero le loro vite.
Foto Mario Cartelli – LaPresse