Tutta colpa di Freud, Claudia Gerini: “Quel lancio da un ponte con l’elastico…”

Tutta colpa di Freud, la nuova commedia di Paolo Genovese, si prepara ad affrontare il suo secondo weekend di programmazione. Il primo è andato molto bene: oltre due milioni di incassi per un bel secondo posto (bello soprattutto perché al primo c’era un “gigante” come Martin Scorsese, nelle sale con The wolf of Wall Street). Genovese e i suoi attori sono ancora immersi nella promozione della pellicola e stanno girando lo Stivale in lungo in largo; un’allegra brigata di cui fa parte anche Claudia Gerini, con il suo ruolo un po’ defilato ma che cattura l’interesse.

Claudia interpreta… Claudia: “Genovese ha voluto chiamare così il mio personaggio – spiega lei – per aderire meglio alla realtà, perché ha dichiarato di essersi ispirato direttamente a me già in fase di scrittura e questo naturalmente mi ha fatto molto piacere. Claudia è una signora borghese raffinata, forse colta, curata, realizzata in un matrimonio all’apparenza felice (con Alessandro Gassman alias Alessandro, ndr). A un certo punto della sua vita, però, scopre l’infedeltà del marito”. Marito cinquantenne che ha una relazione con la diciottenne Emma (Laura Adriani). Claudia, naturalmente, lì per lì è in preda allo choc; ma poi comincia a riflettere sulla propria vita. “Non reagisce violentemente, cerca piuttosto di capire, ma lo spettatore non sa come andrà a finire“. La Gerini lo ammette con schiettezza: “Nei suoi panni, non so dire se sarei capace di perdonare… Forse no, ma non ci giurerei“.

Riflette sulla sua vita e su quel tradimento Claudia. Rimette insieme i pezzi. E, per riuscirci fino in fondo, si suicida. Solo temporaneamente, però. E quella è senza dubbio una delle scene più forti del film, “una delle esperienze più forti della mia carriera”, dice Claudia. Che s’è dovuta lanciare con l’elastico “da un ponte di cemento in una gola di montagna nei pressi di Biella, è il secondo più alto d’Europa. Claudia dopo aver visto suo marito baciare la sua giovanissima amante guida la sua auto per un po’, poi fa due passi e si butta nel vuoto ma capiamo presto che mentre compie questo volo in realtà è attaccata all’elastico“. La Gerini è stata appesa a 40 metri di strapiombo sul torrenteper poter girare un’inquadratura più ravvicinata, qualcuno giocava a yo yo con me facendomi rimbalzare appesa come un pipistrello a testa in giù in piena montagna!“. Alla fine è andato tutto bene. Anzi, meglio…

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