Ieri, lunedì 27 gennaio, è andata in onda la prima parte del terzo e ultimo appuntamento con Gli anni spezzati, L’ingegnere che ha conquistato 4.345.000 spettatori pari al 15.58 per cento di share. Rispetto ai primi due appuntamenti, questa è una storia totalmente di fantasia. Giorgio Venuti (Alessio Boni) è un padre vedovo e ingegnere FIAT. Vive con le figlie Valeria (Giulia Michelini), Silvia (Arianna Jacchia) e la nonna Assunta (Paola Pitagora). Siamo nella Torino del 1980 e l’azienda impone a Giorgio di licenziare sessantuno operai ritenuti vicini agli atti rivoluzioni come quello nella scuola privata della città nella quale sono stati gambizzati cinque docenti e cinque studenti. Il primario Walter Grimaldi (Enzo De Caro) pensa che uno dei sabotatori sia il fidanzato di Valeria. La ragazza ha vent’anni ed è irrequieta: anche lei partecipa a questi movimenti perché è la fidanzata del capo. Anche il padre pensa che la figlia sia immischiata in questo brutto giro e così inizia a pedinarla: Giorgio scopre il covo dei terroristi. Nonostante non voglia fare del male a Valeria, decide ugualmente di chiamare la polizia, anche se quando gli agenti arrivano l’abitazione è vuota. I ragazzi sono scappati e sono pronti a colpire di nuovo.
Questa volta la vittima è proprio Walter, visto che l’uomo ha denunciato gli attentati, facendo un grave errore. I rivoluzionari – compresa Valeria – entrano in ospedale e sparano al dottore lasciandolo a terra senza vita. La ragazza è sconvolta. Oggi, martedì 28 gennaio, andrà in onda la seconda parte: Valeria cerca di fermare gli ulteriori attentati, ma viene ugualmente scoperta dalla polizia e arrestata. Il resto del gruppo ha paura che la ragazza possa confessare tutto in carcere e così prendono la decisione di rapire la sorella Silvia per farla tacere. Il rapimento – fortunatamente – non va a buon fine. L’ingegnere però è distrutto da questa situazione e così prende qualche giorno di ferie per riflettere su come risolvere tutti i problemi che lo stanno travolgendo.
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