2.098.227 euro con una media per copia pari a 5.057 euro: questo l’incasso totalizzato da Tutta colpa di Freud, nuova commedia corale di Paolo Genovese, nei primi quattro giorni di programmazione. Il film piace perché racconta storie lievi ma intense, tutte d’amore, tutte capaci di far sorridere e al contempo riflettere. Una di queste storie ha come protagonisti Vinicio Marchioni e Vittoria Puccini, rispettivamente nei panni di un ladro sordomuto e una libraia sognatrice. E grazie a questo ladro – che poi tanto ladro non è – Marchioni dichiara di aver vinto la sua scommessa. La sua sfida. Nonostante l’innegabile complessità del ruolo. “In genere – dice – persone simili al cinema sono sempre state raccontate in chiave più drammatica, mentre all’interno di questa commedia di Genovese è stato meraviglioso riuscire a trovare un equilibrio tra una profondità di interpretazione e una grandissima leggerezza“.
VITTORIA PUCCINI: “HO AMATO SUBITO IL PERSONAGGIO DI MARTA”
Con i loro personaggi – Marta e Fabio – Marchioni e la Puccini dicono di essersi divertiti molto, nel segno anche di un feeling quasi tangibile; quanto a Vinicio, la cosa che più gli è piaciuta è “la possibilità – spiega – di esprimere emozioni e sensazioni senza poter mai usare le parole ma adoperando solo il corpo, la mimica e, naturalmente, il linguaggio dei segni”. Il primo a lasciarsi coinvolgere dalla vicenda di Fabio e Marta, dunque, è stato proprio lui; e “la parte finale del film in cui Fabio invita Marta all’interno del teatro e le fa una dichiarazione d’amore molto particolare è una delle scene più emozionanti che mi sia mai capitato di girare“.
Vinicio ha lavorato a lungo per costruire il suo personaggio: è stato affiancato da un istruttore e da un’insegnante di lingua dei segni (che ha aiutato anche la Puccini) e si è affidato anche alla guida del regista. Non nasconde – non sarebbe da lui – la soddisfazione per i risultati ottenuti. Per quest’ennesima prova superata. E adesso può godersi il successo, insieme a tutto il resto della squadra…
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