Oggi, 23 gennaio, arriva un film che prende a pugni lo stomaco. Che racconta quella droga i cui effetti devastanti sono stati mostrati qualche tempo fa anche da Pablo Trincia delle Iene: il krokodil, la droga “che mangia la carne”. Droga sintetica fra le più letali e fisicamente distruttive in circolazione, sempre più diffusa in Russia e in Germania e chiaramente capace di allargare i propri confini. Red Krokodil è il documentario di Domiziano Cristopharo (House of flesh mannequins e The Museum of Wonders) visibile nel circuito di Distribuzione Indipendente (qua la programmazione aggiornata); il primo a indagare sul dramma causato da questa sostanza.
In occasione dell’uscita in sala è stata organizzata una campagna di sensibilizzazione in accordo con i cinema che hanno inserito il film nel proprio calendario: per studenti e insegnanti il biglietto d’ingresso è a prezzo ridotto. “Red Krokodil – dichiara Giovanni Costantino, presidente di Distribuzione Indipendente – è un documento crudo e realistico che dovrebbe essere mostrato nelle scuole, come monito. Lo stile straordinario di Cristopharo ne fa un film, per quanto duro, alto e fuori dall’ordinario“.
Realizzato in soli dieci giorni di riprese e con mille euro totali di budget, vietato ai minori di 14 anni per la sua necessaria crudezza, Red Krokodil ha un unico interprete: Brock Madson, modello con un passato da tossicodipendente, qui alla sua prima prova da attore. La persona più adatta, senza dubbio, a sostenere il peso emotivo di quest’opera. Opera che ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival La Samain du cinéma fantastique e che è tratta da un racconto inedito del giovanissimo scrittore Francesco Scardone. Il protagonista “si ritrova improvvisamente solo – si legge nella sinossi ufficiale – in una città post nucleare simile a Chernobyl, il cui disfacimento fisico provocato dalla massiccia assunzione di droga si sviluppa parallelamente a quello interiore, così come la realtà si mescola prepotentemente alle sue allucinazioni. Il risultato è un film che utilizza il Krokodil come vera e propria metafora di distruzione“.
“Qui in Italia – dice il regista – c’è molta diffidenza verso quei film che sono meno ‘digeribili’. A mio avviso, invece, il pubblico deve poter scegliere. Io faccio cinema con i miei soldi, senza pensare necessariamente a un’uscita in sala; così facendo sono libero di esprimermi e proporre un film per come lo immagino, senza doverlo edulcorare o imbellettare. Non sono contro il cinema più commerciale (se mi venisse commissionato un cinepanettone lo dirigerei senza problemi, amo mettermi in gioco), ma la mia urgenza al momento è un’altra, specie quando lavoro da indipendente e posso concedermi il lusso di sperimentare“. Ecco il trailer:
Abbiamo intervistato Marta Zoe Poretti, critica cinematografica, che ci ha regalato un ampio spettro del…
Heath Ledger è morto esattamente come oggi 18 anni fa, proprio per questo sui social…
Roberto Ricci ha scritto Cinema Assassino per Le Mezzelane, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo…
Il mondo dell'horror invade l'animazione e prende a soggetto personaggi che hanno fatto la storia.…
Perfect Days è una perfetta parabola della vita in pieno stile Wim Wenders che stupisce…
L'associazione culturale Visioni_47 lancia tre nuovi corsi di cinema per raccontarci questo mondo. Gli argomenti…