I registi Jason Friedberg e Aaron Seltzer hanno colpito ancora. E c’era da aspettarselo: quando di mezzo c’è un grande successo, loro affilano le armi. Così, dopo la parodia di 300 e Twilight, ecco arrivare quella di Hunger Games: La ragazza di fuoco, fra i campioni d’incassi degli ultimi. Il film arriva nelle sale italiane oggi, 16 gennaio, e già il titolo è un programma: Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco. Meditate gente, meditate. E mentre meditate, gustatevi la locandina:
La coppia di registi è spesso guardata male dalla critica, ma in compenso fa proseliti fra il pubblico. Soprattutto quello più giovane, che ha voglia di divertirsi e di certo non storce il naso dinanzi a certe “volgarità” (anzi…). E d’altra parte c’è da dire che il filone degli Spoof Flicks – ovvero le parodie dei blockbuster – continua ad essere amatissimo in quel di Hollywood e non solo. Rispetto ai precedenti Disaster Movie e Mordimi, inoltre, la qualità appare superiore; com’è ormai consuetudine, nel prodotto finale non mancano parodie collaterali: fra le grinfie di Friedberg e Seltzer sono infatti finiti gli Avengers, Sherlock Holmes, Lo Hobbit e I Mercenari. Per non farsi mancare nulla, insomma.
La vicenda è ambientata in un futuro apocalittico a dir poco inquietante, in cui l’eroina Kantmiss Evershot (Maiara Walsh) si offre di sostituire sua sorella ai 75esimi Starving Games. Lascia così il suo spasimante Dale (Brant Daugherty) e si ritrova in squadra con il figlio nerd del fornaio Peter Malarkey (Cody Allen Christian). L’ambito premio finale consiste in un vecchio prosciutto, un coupon per una gita fuori porta e un cetriolino mangiato a metà. Quanta abbondanza. Nell’arena la protagonista dovrà affrontare e uccidere i ragazzi degli altri distretti e inoltre fronteggiare una serie di strani personaggi che abitano quel luogo.
Gli ingredienti tipici delle opere di Jason Friedberg e Aaron Seltzer ci sono tutti: gergo giovanile, gag, gossip, moda, dipendenza dai social network. Si fanno beffa dei personaggi famosi e dei reality come Il Grande Fratello, mettono in campo tutto il loro spirito dissacrante e qualche risata riescono a strapparla. Qualche. Per il resto, il personaggio di Kantmiss è l’unico che potrebbe essere degno di nota. Insomma: Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco dura un’ora e venti ed è consigliato ai patiti del genere, a coloro che non hanno amato Hunger Games, a chi non si fa troppi problemi pensando alla spesa del biglietto. E chi ha voglia di staccare la spina rifugiandosi in una catarsi sui generis…
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