Sono iniziate lunedì 11 settembre e termineranno domani, sabato 21 dicembre, le riprese del film The Face of an Angel con protagonista la modella Cara Delevingne (la personalità della moda più cercata su Google nel 2013). La pellicola è liberamente ispirata alla vita di Amanda Knox (la studentessa dal volto d’angelo per l’appunto), la ragazza inglese sospettata per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel novembre 2007 a Perugia. Il film è stato girato interamente in Toscana e vede dietro la macchina da presa Michael Winterbottom (Butterfly Kiss, Benvenuti a Sarajevo, Codice 46).
Il regista ha tenuto a spiegare che il lungometraggio prende solo spunto dal caso di cronaca che ha interessato i media e si basa invece sul libro Angel Face: Sex, Murder and the Inside Story of Amanda Knox di Barbie Latza Nadeau, giornalista statunitense che da qualche tempo vive a Roma: “Il caso Knox è solo l’opportunità per capire perché le persone siano così interessate al crimine, ogni tipo di persona, dalle più comuni ai giornali, tv e radio. La gente è interessata al crimine in generale e a questo ancora di più perché è un caso irrisolto“.
La pellicola racconta di un regista, Thomas (Daniel Bruhl), che vuole girare a sua volta un film su un cronista che sta indagando sul caso di un omicidio di una studentessa inglese a Siena per il quale è stata accusata una coppia: la coinquilina americana e il fidanzato italiano (che nella realtà corrisponde a Raffaele Sollecito). Proprio in questi giorni la Corte d’Assise d’Appello di Firenze sta proseguendo il processo bis per la morte di Meredith, per il quale Amanda e Raffaele sono imputati, ma la cittadina americana ha preferito non presentarsi in aula: “Non sono presente in aula perché ho paura. Ho paura che la veemenza dell’accusa vi impressionerà, che il loro fumo negli occhi vi accecherà“.
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