Dal 22 al 30 novembre andrà in scena – nel vero senso della parola – la 31esima edizione del Torino Film Festival. Per la prima volta la direzione è affidata a Paolo Virzì, preceduto in questo ruolo da Nanni Moretti e Gianni Amelio. E’ entusiasto, Virzì. E questo entusiasmo porterà fortuna, c’è da scommetterci. Anche perché le premesse sono ottime: la voglia di essere “pop” senza perdere di vista la classe, innanzi tutto. E poi 185 titoli che comprendono (in concorso e fuori concorso) i generi più diversi. Al TFF si vedranno commedie, titoli d’autore, sperimentazioni, storie drammatiche. Senza confini, proprio come avrebbe promesso Virzì qualche mese fa. Perché aprire la finestra – e il cuore – su altri sguardi, paesaggi, culture, popoli; puntare l’attenzione su ciò che è diverso… Beh, rappresenta ormai un’esigenza. Che la settima arte può raccontare al meglio.
La giuria sarà presieduta dal regista messicano Guillermo Arriaga, il compito di aprire il festival è stato affidato ai quattro premi Oscar protagonisti di Last Vegas, thriller diretto da Jon Turteltaub che promette la giusta dose di tensione: Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline. A chiudere, invece, Grand Piano dello spagnolo Eugenio Mira con Elijah Wood e John Cusack. Il programma comprende – sempre fuori concorso – anche un omaggio postumo a James Gandolfini che si tradurrà nella proiezione di Enough said per la regia di Nicole Holofcener. Presenti all’appello anche due pellicole reduci da Cannes: Inside Llewyn Davis dei fratelli Cohen e Only lovers left alive di Jim Jarmush.
Per quanto riguarda l’Italia, uno dei pezzi forti sarà senza dubbio l’anteprima mondiale del cult restaurato di Federico Fellini 8 e 1/2; poi un omaggio a Piera degli Esposti, Tutte le storie di Piera di Peter Marcias, e l’anteprima del nuovo lavoro di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità. Due i film italiani in concorso: La mafia uccide solo d’estate di Pif, che è anche il protagonista con Cristiana Capotondi (guarda il trailer); e Il treno va a Mosca di Federico Ferrone e Michele Manzolini.
Nella sezione Onde, riflettori puntati sul cinema portoghese e su Yu Likwai di Hong Kong, nella selezione dei dieci lungometraggi ci saranno testimonianze di giovani autori la cui età media è di 35 anni, la sezione Documentari comprenderà opere sia nostrane che straniere imperdibili per gli appassionati doc perché difficilmente entrano nel circolo della distribuzione. Nell’ambito di Europop, ancora, sarà proiettato in anteprima il film che segna il debutto alla regia di Claudio Amendola: La mossa del pinguino.
L’intero programma è reperibile e scaricabile tramite il sito ufficiale del Torino Film Festival.
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