Sono Marco Cocci e Anna Favella i protagonisti di Mr America, pellicola diretta dal giovane Leonardo Ferrari Carissimi e prodotta dalla Velevet Movie con Filmmaker e la Stemo Production. In uscita il 7 novembre a Roma e Milano (e distribuito in forma di eventi a data secca a Latina, Sarzana, Pozzallo, Firenze, Ragusa, Pisa, Palermo, Napoli, Nola e Torino), è un thriller che “indaga” su Andy Warhol, sulla sua vita privata e sugli “effetti – si legge nella presentazione – che il suo carisma ha avuto su tutti gli artisti che hanno composto la sua Factory“. La domanda di fondo è: possono questi elementi mettere in discussione l’immagine divinizzata dell’artista statunitense?
Con il suo cast, il regista colloca dunque Warhol sul banco degli imputati e alimenta una serie di dubbi, per certi versi tratteggiando il ritratto di un “cattivo maestro” sul “doppio binario della produzione artistica e dell’influenza personale che ha avuto sulle vite di chi è stato suo discepolo“. I riflettori vengono puntati anche sui venti di distruzione che hanno travolto molte delle persone vicine – in vari modi – a Warhol: “ci sono conseguenze talmente potenti che non si fermano alla distruzione delle vite degli artisti (molti sono morti suicidi o a causa dell’uso di droghe), ma ricadono anche sui loro discendenti simboleggiando il peso e l’influenza che la sua opera ancora rappresenta nel mondo dell’arte e nelle generazioni di artisti a lui successivi“.
Ecco, Mr America dà forma concreta alla spirale negativa in cui finirono molti personaggi abbagliati dalla temporanea celebrità promessa da Warhol, concentrandosi sulla presunta “maledizione che per alcuni è stata decisamente fatale“. E’ un film moderno, per certi versi sperimentale, in cui distinti piani temporali “si intrecciano vorticosamente finché ogni significato viene pian piano alla luce grazie ai dettagli della psicologia dei personaggi“.
Anna Favella interpreta Penny: “gli atti brutali ed ossessivi che sono stati subiti nell’infanzia da lei e Andy nel film, generano una rovinosa relazione familiare che sarà il fulcro della storia e del suo tragico epilogo. Può un divo come Andy Warhol essere la causa di tutto questo?“. Il film è legato ad una personale di dieci tele del chiacchierato Marco Tamburro, che ha anche curato il manifesto del film.
Foto by Ufficio Stampa
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