Il Terzo Tempo: quando il rugby diventa scuola di vita [TRAILER]

Il rugby non ha regole, ma leggi. Se riesci a rimanere in piedi, i tuoi compagni ti sosteranno“: è uno dei motti che animano quest’affascinante disciplina sportiva. E quest’affascinante disciplina sportiva è alla base de Il Terzo Tempo, primo lungometraggio di Enrico Maria Artale in uscita il 21 novembre, prodotto dalla Filmauro in collaborazione con Sky Sport e con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I protagonisti sono Stefania Rocca, Stefano Cassetti, Lorenzo Richelmy, Edoardo Pesce e Margherita Laterza, c’è anche la partecipazione amichevole di Pier Giorgio Bellocchio e le musiche portano la firma dei Ronin.

La pellicola è stata presentata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, ottenendo la menzione speciale al Premio Pasinetti e il Best Innovative Budget Award (assegnato da UK TRADE e Borsa Italiana); oggi, 17 ottobre, è stato diffuso il trailer ufficiale:

Il Terzo Tempo racconta la storia di Samuel (Lorenzo Richelmy), ragazzo “nato e cresciuto – si legge nella sinossi ufficiale – in condizioni difficili e violente. Non ha mai conosciuto il padre, ha avuto un rapporto fugace con la madre tossica e ha trascorso già diversi anni entrando e uscendo dal carcere per furti ed altri piccoli reati. Il magistrato di sorveglianza, finito l’ennesimo periodo di reclusione, lo inserisce in un programma di riabilitazione presso un’azienda agricola di un paese di provincia“. Il tutor di Samuel è l’assistente sociale Vincenzo (Stefano Cassetti), il quale a sua volta sta attraversando un periodo complesso della sua vita: la moglie è morta, lui cerca di dividersi con equilibrio fra il lavoro, una figlia adolescente e l’incarico di allenatore della squadra locale di rugby gestita da Teresa (Stefania Rocca). Ma non è facile.

Il rapporto fra Samuel e Vincenzo, all’inizio, è a dir poco problematico anche perché il ragazzo si mostra insofferente alle regole dell’azienda agricola “e ai nuovi ritmi ed obblighi che queste comportano“; l’assistente sociale, ex campione di rugby, riesce tuttavia a intuire le sue potenzialità sportive e lo convince a scendere in campo cimentandosi con “mischie, calci piazzati e mete“. Anche in questo caso, però, l’impresa appare ardua: Samuel non lega con i compagni e non conosce il concetto di “squadra”.

Giorno dopo giorno, però, inizia a capire che lo sport può dargli una possibilità di rinascita e una nuova vita, sebbene ci siano ancora tanti ostacoli, interiori e non, da superare. Le tensioni e le incomprensioni tra Vincenzo e Samuel tuttavia non diminuiscono e il legame che il ragazzo crea con Flavia (Margherita Laterza), figlia dell’allenatore, peggiora il tutto. Il campionato di rugby, intanto, prosegue tra allenamenti e partite.
Samuel capisce di aver trovato nello sport nuovi e sani stimoli, una possibilità di riscatto grazie alla palla ovale e una vita sociale nell’affiatamento tra i compagni di squadra e nell’amore di Flavia
“.

Il rugby, dunque, non è solo sinonimo di agonismo e attività sportiva, ma diventa “metafora della vita e della voglia di tornare a sperare. ‘Il terzo tempo’ è quello che si svolge al termine della partita tra le squadre avversarie e le diverse tifoserie. Si celebrano allo stesso tempo vincitori e vinti, riconoscendo il valore e le capacità di entrambe le formazioni e la correttezza secondo le regole del gioco. Le partite saranno dure, il confronto fisico tra i giocatori costante, impegnativo e combattuto fino all’ultima meta, ma lo scontro avverrà sempre con grande rispetto dell’avversario“.

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