Il 7 novembre arriva in tutte sale cinematografiche italiane il nuovo film (in concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes) del regista e sceneggiatore francese François Ozon: Giovane e Bella (Jeune et Jolie). La protagonista della pellicola è la modella ventiduenne Marine Vacth alla sua prima esperienza sul grande schermo (tanto che sul red carpet di Cannes non è riuscita a trattenere le lacrime dall’emozione). La ragazza interpreta il ruolo di Isabelle, una diciassettenne proveniente da una famiglia borghese. La domanda del regista è: cosa vuol dire a quest’età sentire il proprio corpo che si trasforma? Dopo aver fatto l’amore per la prima volta, Isabelle decide di esplorare la propria sessualità prostituendosi. Non è costretta. Non lo fa per soldi. Lo fa solo per puro piacere. Ruba i vestiti dall’armadio della madre e dopo la scuola si trasforma da adolescente in una donna professionista del sesso: “Lo fa per lo stesso motivo per cui potrebbe drogarsi o confrontarsi con altre esperienze estreme per scontrarsi con il mondo, per trovare la sua verità”, ha dichiarato la protagonista in un’intervista a La Repubblica.
Secondo Ozon, Isabelle prostituendosi fa un’esperienza, un viaggio. Nessuna perversione. Un modo come un altro per rappresentare il momento in cui l’adolescenza pone interrogativi sulla propria identità e soprattutto sulla propria sessualità. La ragazza non prova piacere quando va a letto con i suoi clienti, ma quando torna a casa ci ripensa e vorrebbe farlo di nuovo: “Quello che mi piaceva era prendere gli appuntamenti, chattare con loro su internet – dice il personaggio nel trailer – parlare al telefono, ascoltare le loro voci, immaginare cose e poi andare, scoprire l’hotel, non sapere con chi sarei andata a letto. Era come un gioco“. Poi Isabelle conosce Georges (un uomo di sessant’anni) e il suo rapporto con il sesso cambia. Con lui scopre un altro modo di muoversi nello spazio, una forma di intimità, un rapporto con il piacere, con l’erotismo. Forse è la differenza di età che la fa sentire protetta e le consente di concedersi e abbandonarsi completamente.
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