Anche se nel prossimo kolossal sarà intepretato da Ben Affleck, che lo scorso anno ha vinto l’Oscar per il Miglior Film con “Argo”, per Quentin Tarantino c’è poco da fare: Batman è un personaggio noioso. A proposito dell’ingaggio dell’attore per “L’uomo d’acciaio”, spiega alla rivista francese Les Inrockuptibles, “devo ammettere di non avere nessuna opinione a riguardo, perché Batman è un personaggio davvero poco interessante: semplicemente non consente molta recitazione”. Guardando ai Batman del passato, però, “Michael Keaton l’ha interpretato al meglio, e auguro buona fortuna anche a Ben Affleck” ma per Tarantino il migliore sarebbe stato “Alec Baldwin negli anni Ottanta”.
Il regista, diventato famoso per pellicole di culto come “Pulp Fiction” e la saga di “Kill Bill”, di certo sa come non far annoiare lo spettatore e, anche nello stilare la sua personalissima classifica dei film più belli che sono usciti in sala durante l’ultimo anno, non ha lesinato sorprese: tra i suoi film preferiti figurano “Afternoon Delight,” “Before Midnight” e “Frances Ha”, ma anche dei blockbuster come “The Conjuring – L’evocazione” e “Kick-Ass 2”.
Ma indubbiamente il film che ha fatto storcere il naso ai suoi fan più fedeli è sicuramente “The Lone Ranger”, la pellicola della Disney con Johnny Depp che si è rivelata un mezzo flop al botteghino: “I primi 45 minuti sono un po’ soporiferi”, ammette Tarantino. “Ma quando finito il film mi sono domandato: ma chi ha detto che fa schifo?”. Il regista ha detto di aver apprezzato “la storia di Tonto, l’idea che la sua tribù sia stata massacrata per colpa sua. È una storia che sarebbe perfetta in un fumetto”, ma di non aver gradito la scena del massacro della tribù ad opera della cavalleria: “mi ha lasciato l’amaro in bocca”, ha continuato. “Gli indiani sono stati davvero vittime di un genocidio. Ucciderli di nuovo in un film di puro intrattenimento mi è sembrato semplicemente brutto”. Certo, detto da lui…
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