I problemi di salute di poco più di un mese fa (ha subito un’urgente operazione chirurgica all’intestino a fine agosto) non sembrano fermare Massimo Ranieri. Il cantante e attore napoletano da ieri, 8 ottobre, è in scena al Sistina per dieci giorni col suo nuovo spettacolo Sogno o son desto che porterà in giro per l’Italia almeno fino a dicembre insieme ad un altro spettacolo teatrale, Viviani Varietà. Giovanni Calone (il suo vero nome) non prende mai una pausa e così il prossimo anno (aprile 2014) tornerà anche al cinema con l’opera prima del regista Andrea D’Ambrosio, 2 euro l’ora. Il film, scritto a quattro mani con Donata Carelli, si girerà a Montemarano, paese nel cuore dell’Irpinia, conosciuto per i vini eccellenti.
Nel cast anche Maria Nazionale, Anna Maria Barbera, Paolo Gasparini, Giovanni Esposito, Alberto Franco ed altri attori campani. La storia è liberamente ispirata ad un fatto di cronaca accaduto nel 2006 in cui due operaie (una di quindici e l’altra di quarantacinque anni), dopo essere premiate dal Presidente della Repubblica con una stella al merito del lavoro, persero la vita in un incendio divampato proprio nella fabbrica di materassi nella quale lavoravano. “Oggi è importante raccontare la realtà del nostro Paese attraverso il cinema – ha detto il produttore Enzo Porcelli dell’Achab Film – Questo è un film sul lavoro che non c’è, ma anche sulla solitudine di chi cerca l’amore e di chi disegna un mondo di speranza“.
Con questa storia gli sceneggiatori cercano di dare una speranza a chi insieme al lavoro cerca una vita diversa: “In questo mio primo lungometraggio c’è il lavoro di anni, ci sono porte in faccia e il sacrificio di un cinema sempre più difficile da fare, c’è il percorso fatto coi miei documentari e per me”, ha dichiarato il regista. La pellicola parteciperà a dei Festival e verrà trasmesso anche dalla Rai. Per questo il sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, è molto contento per la promozione del territorio: “La decisione di scegliere Montemarano come location mi riempie di soddisfazione e di gioia. Oltre al movimento economico riconducibile al periodo delle lavorazioni previste (un mese, ndr) la prossima primavera, avremo l’occasione di promuovere le nostre tipicità“.
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