Debutto al cinema per Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto semplicemente come Pif, con La mafia uccide solo d’estate (leggi le dichiarazioni del regista all’inizio delle riprese). L’uscita del film (distribuito da 01 Distribution) è stata anticipata al 28 novembre e vanta un cast d’eccezione: Cristiana Capotondi, Claudio Gioé, Ninni Bruschetta, Teresa Mannino e Domenico Centamore.
La pellicola racconta l’educazione sentimentale e civile di Arturo, un bambino di otto anni nato a Palermo lo stesso giorno in cui il mafioso Vito Ciancimino è stato eletto sindaco. Una storia d’amore che narra i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua compagna di banco, Flora, di cui si è innamorato alle elementari. Il pubblico verrà coinvolto emotivamente in particolare negli eventi più tragici della nostra storia recente. Infatti il film è ambientato tra gli anni Settanta e Novanta (anni di Piombo): a differenza dei suoi coetanei del nord, Arturo è costretto a fare i coni con le azioni criminose della mafia nella sua città. L’ostinazione del protagonista ad interessarsi a questo problema fa separare i ragazzi che si ricongiungeranno solo dopo le stragi del 1992.
Tutto visto dagli occhi e con lo stile di Pif, oramai volto noto in tv con il suo programma Il testimone su Mtv: il programma si propone di far vedere eventi, storie e personaggi che non trovano spazio nelle prime pagine dei giornali. Il tutto visto attraverso l’occhio di una piccola telecamerina che il conduttore stesso porta con sé durante le inchieste. Un lungometraggio drammatico, ma con spunti ironici: “una tematica importante e densa però per me la mafia è come un olocausto, anche se in numeri più piccoli, con la stessa cattiveria. Essendo palermitano mi sento libero di trattare questo tema anche in maniera umoristica“.