Sarà L’amministratore di Vincenzo Marra ad aprire il Concorso CinemaXXI dell’ottavo Festival Internazionale del Film di Roma, ovvero la linea di programma dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale: la proiezione serale di gala è stata fissata per l’8 novembre, data che segna anche l’inizio dell’evento. Prodotta da Gianluca Arcopinto, la pellicola si focalizza sulle “giornate di Umberto Montella – è scritto nella sinossi ufficiale – amministratore di numerosi condomini a Napoli, con la sua famiglia a lavorare nel suo studio, con le riunioni, gli incontri e i problemi quotidiani di piccola e grande portata. L’eterogenea platea di clienti ci racconta l’Italia di questi giorni“.
L’amministratore, così, diventa una sorta di Caronte che “ci traghetta nelle varie anime della città, nei condomini dei ricchi e dei poveri, dove spesso lo scontro con il proprio vicino diventa la valvola di sfogo per tirare avanti“. Marra ama partire dai luoghi: in Estranei alla massa c’era lo stadio, ne L’udienza è aperta la cinepresa è stata condotta in tribunale, Il grande progetto è ambientato in fabbrica e Il gemello in carcere. Quando ha pensato al nuovo lavoro, ha raccontato lui stesso, gli è venuto in mente che il luogo stavolta avrebbe dovuto essere la casa: “Volevo entrare nelle case delle persone, per capire come stanno veramente le cose e come è la situazione“.
Il modus operandi di Marra è insolito: “Molti – dice il regista – mi chiedono come faccia a scriverle in modo così accurato. In realtà i miei film non hanno sceneggiatura. Sono come una jam session a cielo aperto che io, il mio operatore e i miei protagonisti affrontiamo spontaneamente. Le storie si coagulano e si sciolgono seguendo un ritmo naturale. Mi pongo in una posizione d’ascolto per raccontarle al meglio. Credo che in Italia oggi sia questo il cinema più adatto a mettere in scena un Paese che cambia instancabilmente“.
Foto by Ufficio Stampa