“Dante Ferretti: Design and Construction for the Cinema”: è questo il titolo della retrospettiva che il MoMa di New York dedica allo scenografo italiano Dante Ferretti, vincitore di tre premi Oscar e tra i collaboratori più stretti di registi di culto come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e Martin Scorsese.
Da oggi e fino al 9 gennaio sarà possibile visitare la mostra, che si snoda intorno ad un enorme labirinto di schermi incastonati tra i pilastri delle sale: in esposizione, nei tre piani della struttura, ci saranno disegni, bozzetti, schizzi e oggetti di scena per mostrare il lavoro creativo, progettuale e architettonico di un artista capace di adeguarsi ai progressi tecnologici e di passare dalla costruzione materiale delle scenografie a quella virtuale, nel corso della sua lunghissima carriera che lo ha visto collaborare con i più grandi registi internazionali curando le scenografie di oltre 50 film, 24 produzioni operistiche, e una dozzina di programmi televisivi, e realizzando progetti per musei, moda e festival.
Sarà possibile ammirare il suo lavoro anche nel corso delle proiezioni di 22 film al Titus Theatre 1 del Museo, mentre nei giorni scorsi è stato trasmesso il documentario “Dante Ferretti – Scenografo Italiano”, che ripercorre la vita e la carriera dello scenografo, con lo stesso Ferretti che fa da Cicerone nei luoghi che hanno fatto da cornice ai più importanti momenti della sua vita personale e lavorativa: dalla sua infanzia a Macerata fino al Museo del Cinema e al Museo Egizio di Torino, passando attraverso le testimonianze dei grandi registi, attori e produttori che hanno lavorato con lui (Martin Scorsese, Harvey Weinstein, Terry Gilliam, Leonardo Di Caprio, Giuseppe Tornatore, Jean Jacques Annaud, Valentino Garavani, Carla Fendi).
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