Il prossimo ottobre, in prima serata su Raiuno, andrà in onda La Farfalla Granata, film tv in due puntate diretto da Paolo Poeti e dedicato a Gigi Meroni. Il talentuoso e stravagante giocatore del Torino (scomparso nel ’67, a soli 24 anni, a causa di un tragico incidente stradale) è interpretato da Alessandro Roja, al suo fianco recitano Alexandra Dinu, Roberto Accornero, Luca Ferrante, Caterina Vertova e Francesco Pannofino.
La Farfalla Granata è liberamente tratto dall’omonimo libro di Nando Dalla Chiesa; quelle pagine e i materiali di repertorio hanno molto colpito Poeti anche perché “quel ragazzo estroso e geniale – spiega nelle sue note – in realtà, come dice Dalla Chiesa, ‘giocava ad altro’. Ho cercato di approfondire cosa fosse ‘altro’ dal pallone. Questo alludere a ciò che sta sotto e che va scovato, ha guidato la mia indagine sul personaggio incarnato da Alessandro Roja con precisione millimetrica. Di lui esistono gli eventi sportivi concreti, i gol capolavoro di fantasia, le vittorie sul campo, i rapporti tormentati con le tifoserie e i giornalisti acidi e conformisti. Ma Gigi vive un altrove, soffre e gioisce per quel ‘altro’ che apparentemente non ha rapporto col pallone, ma invece ne è integrazione coerente al suo essere campione e persona. Una sfida, un ‘altro gioco’ che è in ogni istante contiguo al campo erboso, il ‘fuori’“.
Meroni amava il pallone ma amava anche dipingere, indossare abiti da dandy, in una parola “stupire”; girava per le strade con una gallina al guinzaglio (oppure in braccio) e se ne infischiava degli sguardi di disapprovazione lanciati dai componenti della buona borghesia torinese. Qualcuno lo considerava un pagliaccio, un esibizionista, altri un inguaribile romantico e idealista. Uno che credeva nell’amore.
Per quanto riguarda il film in sé, “guardata in filigrana – scrive il regista nelle sue note – la vita di Gigi Meroni, pur brevissima, 24 anni, offre tutti i capitoli le risonanze e i personaggi per un racconto esemplare: il colpo di fulmine per ‘la bella tra le belle del Luna Park’ (Christine Udestadt, ndr), una vibrante Alexandra Dinu; la sfida al mondo conformista, gli ostacoli dell’ambiente e familiari, gli alleati che si trasformano in antagonisti e viceversa, con ravvedimenti inaspettati“. Per quella “bella fra le belle” (era una giovane separata) lui fu disposto a tutto, a “lottare come un leone contro il perbenismo imperante, la meschinità provinciale dell’italietta degli anni 60“. Non è un biopic tradizionale, assicura Poeti, anche perché è “troppo breve il percorso di vita. Non so se è il film che lui avrebbe voluto, ma almeno, spero, un racconto devoto al ‘sogno’ di un ragazzo-bambino che sognava altro da ciò che si voleva da lui“.
Meroni fu investito da un’auto in Corso Re Umberto, mentre attraversava la strada con un amico, poco dopo la partita con la Sampdoria. Per una beffa del destino, a metterlo sotto fu Attilio Romero, che nei primi anni del 2000 divenne presidente del Torino Calcio.
Foto by Facebook