Neri Marcorè è sul set del nuovo film di Pietro Parolin (sceneggiatore e dietro la macchina da presa), Leoni. Il film del regista padovano, vincitore del bando da settecentomila euro promosso due anni fa dalla Regione, metterà in scena il Veneto di oggi che si muove con forza nel doloroso contesto della crisi economica. Il primo ciak c’è stato il 9 settembre a Villa Ca’ Marcello di Piombino Dese, nel Padovano, e insieme a Marcorè (Gualtiero Ceschin, un ricco caduto in disgrazia che deve riprendere in mano la sua vita) ci sono Stefano Pesce, Piera degli Esposti, Anna Dalton e decine di altri attori veneti.
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In queste cinque settimane di lavorazione (fino al 12 ottobre), la troupe sta toccando i luoghi del centro storico di Treviso, Susegana, del Vincetino, del Cansigliano e ancora della Marca. “Si tratta di una commedia feroce con personaggi descritti al modo di Woody Allen e Pietro Germi, uno spaccato di un certo tipo di italianità“, ha dichiarato lo stesso Parolin durante la conferenza stampa alla Settantesima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Grande entusiasmo e ressa nelle strade per assistere alle riprese della pellicola: in molti sono incuriositi, ma non mancano gli inconvenienti. Per chi si trova a passare in macchina l’attesa non è di certo piacevole. Macchine, autobus e furgoni vengono bloccati perché i rumori danno fastidio alle riprese. Si tratta solo di dieci minuti di ritardo, quindi neanche troppe lamentele.
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