Ieri, 19 settembre, Papa Francesco ha segnato la storia. A dirla tutta, la sta segnando da quando è stato scelto come successore di Benedetto XVI, ma ieri ha rilasciato dichiarazioni finora mai sentite da uomini del suo livello. Dichiarazioni apparse su Civiltà Cattolica, parole che Papa Francesco ha pronunciato durante la lunga intervista con il direttore della rivista, Antonio Spadaro. Ha aperto ai gay, alle donne che hanno abortito, ai divorziati che si sono risposati. E’ un’intervista lunga, ma vale davvero la pena leggerla. Anzi, è un dovere. Per tutti, credenti e non, perché quest’uomo ha parecchio da insegnare e merita di essere ascoltato fino in fondo.
Tra l’altro, con quell’allegria che non lo abbandona mai, il Pontefice ha rivelato le sue passione artistiche: ama Mozart, Bach, Caravaggio, Dostoevskij. E ama il cinema. Il cinema italiano. “La strada di Fellini – spiega Papa Francesco – è forse il film che ho amato di più. Mi identifico con quel film, nel quale c’è un implicito riferimento a San Francesco“.
E poi altri nomi che, magari, non ti aspetti di sentire pronunciati da un Papa: “Credo di aver visto tutti i film con Anna Magnani e Aldo Fabrizi tra i 10 2 i 12 anni. Un altro film che ho molto amato è Roma Città Aperta“. Da dove è nato quest’amore per la settima arte? “Devo la mia cultura cinematografica – dice Papa Francesco – soprattutto ai miei genitori che ci portavano spesso al cinema“. Cose belle.
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