Da due settimane il prequel della Pixar Monsters University è nelle prime tre posizioni della classifica del box office italiano e ha quasi incassato sei milioni di euro. Nel primo week-end di programmazione ha sbaragliato la concorrenza arrivando direttamente al primo posto, mentre in questa settimana è sceso al secondo per colpa della new entry Elysium.
Voci d’eccezione per il doppiaggio nel nostro Paese: oltre a Loretta Goggi, Martina Stoessel e Lodovica Comello (quest’ultime due direttamente dalla serie cult Violetta) troviamo anche la celebre coppia de I soliti idioti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, per i due mostri in un corpo solo Terri e Terry Perry.
Abbiamo incontrato Francesco Mandelli per caso alla Stazione Termini di Roma e ci ha concesso qualche minuto per alcune domande. Stava prendendo un biglietto per tornare a Milano e passava inosservato tra il caos romano. E pensare che quando è in giro per l’Italia con il suo fedele compagno di lavoro Fabrizio (nessuna separazione in vista) ad interpretare gli sketch della fortunata serie di Mtv, viene assalito da una folla nutrita di fan e ammiratori.
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Com’è stato doppiare questo film insieme a Fabrizio?
Bellissimo, molto divertente. Ci siamo divertiti, perché non avevamo nessun pensiero, nessuna responsabilità autoriale come quando facciamo le nostre cose.
Come sono i vostri personaggi?
Il personaggio è un mostro a due teste, un po’ schizofrenico. Proprio come me e Fab.
Quale cartone animato del passato avresti voluto doppiare?
“La spada nella roccia”, “Robin Hood” quello di Disney con gli animali, “Ken il guerriero”, “Johnny è quasi magia”…
Ti definiscono doppiatore, attore, presentatore, vj, cantante: cosa c’è scritto sulla tua carta d’identità?
Non credo di potermi definire con nessuna di queste etichette, che sinceramente trovo senza senso: tipo, la parola vj, che sta per video jockey, ovvero quello che mette i video, è una definizione marketing inventata da MTV per dire giovane presentatore, perché io i video non li ho mai messi, cioè li sceglieva il programmatore della rete…
Allora cosa vorresti ci scrivessero?
Credo di essere un ragazzo che in questi anni ha esplorato con curiosità le diverse insenature delle discipline artistiche. Quindi ci dovrebbe esserci scritto esploratore.
Hai mai pensato di fare un film tutto tuo come regista? Di cosa ti piacerebbe parlare?
Beh I soliti idioti lo è, insieme a Fabrizio. Ma è tutto mio e tutto suo. Scriviamo recitiamo montiamo, facciamo tutto per il film. Ma un giorno mi piacerebbe parlare più approfonditamente della provincia italiana.
Ne “I soliti idioti” vi siete definiti gli anti-modelli per i ragazzi: cosa consigli invece ad un giovane che vuole avvicinarsi a questo lavoro?
Di comprarsi una sedia perché c’è un sacco da aspettare.
Foto by Kikapress