The Day the Clown Cried (Il giorno in cui il clown pianse) è un film incompiuto e inedito, interpretato e diretto nel 1972 da Jerry Lewis. Basato su una sceneggiatura scritta a quattro mani da Joan O’Brien e Charles Denton, il film è uno dei più celebri casi di film perduto della storia del cinema, a causa delle innumerevoli polemiche inerenti alle premesse e ai contenuti della storia che parlano di un clown da circo (Lewis) imprigionato in un campo di concentramento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per certi versi il film anticipa il più recente e pluripremiato lungometraggio di Roberto Benigni, La vita è bella. Ma come mai non è mai arrivato al cinema? Lewis finì col dover pagare di tasca propria la maggior parte delle spese di produzioni e non si riuscì a trovare un accordo per la distribuzione. L’attore statunitense possiede l’unica copia esistente della videocassetta del film (una versione non rifinita) che tiene chiusa a chiave nella cassaforte del suo ufficio, mentre il negativo originale è custodito in posto sconosciuto ancora oggi.
Ed ecco allora un piccolo caso, visto che su Youtube è stato caricato un breve making of del film di sette minuti: le immagini dal set e addirittura di alcune scene. Com’è possibile se da anni questa pellicola è diventata una sorta di leggenda per il cinema? Ancora non è chiaro chi l’abbia caricato, ma nel frattempo Lewis dopo anni si è deciso ad affrontare questo argomento (visto che per anni si era rifiutato) e ha definito il film così: “…sono imbarazzato da quel film. Mi vergogno di quel lavoro, e fui grato all’epoca di avere avuto il potere di non farlo uscire, e non lascerò mai che nessuno lo veda. Era tremendo, tremendo, tremendo”.
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