Laurent Cantet, vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2008 per La Classe, adesso è di pessimo umore. Gli si è guastato, l’umore, quando ha saputo che il suo nuovo film Foxfire (ovvero Ragazze cattive) in Italia è stato vietato ai minori di 14 anni: “La commissione censura – si sfoga Cantet dalle pagine di Repubblica – pensa che gli adolescenti italiani abbiano meno capacità di discernimento dei coetanei francesi, belgi, argentini o canadesi? In nessuno di questi Paesi il film è stato censurato“.
La pellicola in questione, che sbarca nelle sale il prossimo 29 agosto, è tratta dal romanzo Cattive ragazze di Joyce Carol Oates e ambientata nella provincia americana degli anni Cinquanta; racconta le vicende di un gruppo di ragazzine che, per ribellarsi alle umiliazioni subìte dagli uomini, creano il gruppo segreto Foxfire. E diventano implacabili, minacciando i compagni di scuola con tanto di coltelli e pistole, vendicandosi di molestie sessuali, facendo sentire la loro voce fin troppo forte. Un duro femminismo ante litteram che avrà conseguenza piuttosto gravi. “Del libro di Joyce Carol Oates – spiega il regista – mi ha colpito il suo essere tristemente attuale. La violenza sulle donne non è cambiata, però oggi i media ne parlano. In Francia le statistiche ci dicono che ogni giorno una donna è uccisa dal marito”.
Il veto messo in Italia sta creando accese polemiche. I distributori di Teodora si sono definiti esterrefatti: “la decisione – dice Vieri Razzini – è una conferma ulteriore dell’arretratezza culturale di questo Paese, in cui le televisioni generaliste sono libere di trasmettere in prima serata film di spaventosa violenza. Ma davvero la commissione pensa che una minore possa emulare le gesta delle protagoniste di Cantet, quando si ritrova tutti i giorni in tv davanti a coetanee che aspirano a diventare ricche e famose attraverso Amici o X-Factor, o sperano di entrare nella schiera delle invitate alle feste delle olgettine?“.
“Quello descritto in Foxfire – ammette il regista – non è un mondo ideale: gli adulti sono orchi selvaggi, le madri a volte matrigne crudeli e le giovani figlie non esattamente delle sante. E allora sì, la morale non è sempre all’altezza di quello che gli adulti possono sperare. Ma siamo ben lontani dallo spettacolo di violenza di certi videogiochi o serie tv a pagamento, in Italia come altrove“. E ancora: “Privare un giovane spettatore di questo film significa privarlo di un utile strumento di riflessione sulla violenza e sulla complessità del mondo. Gli adolescenti sono capaci di comprendere la frontiera che separa finzione e realtà e affermare il contrario, come fa la censura italiana, è prenderli per degli imbecilli, cosa che io mi rifiuto di fare“. Difficile dargli torto. Molto difficile. Ma ecco il trailer del film:
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