L’idea è bella, certo. Anche meritevole. Ma rischiosa. Perché tirare in ballo dei miti, o comunque personaggi che hanno lasciato il segno e per giunta sono scomparsi prematuramente e tragicamente, è come avventurarsi su un terreno minato. Con i riflettori perennemente accesi e un’accusa di presunzione sempre in agguato. Bisogna fare le cose per bene, dunque. Molto per bene.
In ogni caso, è ufficiale: la storia dell’indimenticato Gianni Versace diventerà una miniserie tv tramessa da Mediaset. La Ares film, società di cui lo stesso Biscione è socio, ha acquisito i diritti della biografia dello stilista calabrese scritta da Tony Di Corcia, edita da Lindau e uscita nel novembre 2012 (accompagnata da un certo “rumore”, visto che la prefazione è firmata da Giorgio Armani). Nel progetto, con ogni probabilità, sarà coinvolta anche la Kroma di Patrick Meehan; ancora non c’è nulla di certo sui dettagli, ma la regia dovrebbe essere affidata a Alessio Inturri (L’onore e il rispetto, Il peccato e la vergogna, Sangue caldo). Chi, invece, avrà l’onere e l’onore di interpretare Versace? Nel cast ci sarà anche Donatella Versace, come dice qualcuno? Domande ancora prive di risposta.
Il libro di Di Corcia racconta tutta la vita dell’artista, fin dalla sua infanzia nella sartoria materna a Reggio Calabria. Poi il trasferimento a Milano (era il 1972), la scalata al successo, gli anni d’oro e infine il terribile assassinio avvenuto il 15 luglio 1997 sugli scalini della sua villa a Miami Beach per mano del serial killer tossicodipendente Andrew Cunanan, che si uccise qualche tempo dopo prima di essere catturato dalla polizia americana.
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