Si è conclusa ieri, 28 luglio, la 43esima edizione del Giffoni Film Festival. E si è conclusa in un modo significativo, un modo che per certi versi dà sollievo. Perché a vincere, quest’anno, sono stati temi importanti e anche difficili come il bullismo, l’omosessualità, l’adozione, la speranza. E’ su questi temi che hanno discusso gli oltre tremila giovanissimi giurati, confrontandosi e poi emettendo il loro verdetto. I ragazzi della categoria Generator+18 (cioè dai 18 anni in su) hanno proclamato vincitore il film Any Day Now di Travis Fine (USA, 2012): ambientato negli anni Settanta, racconta di una coppia di gay che si batte per adottare un bambino diversamente abile abbandonato dalla madre tossicodipendente. Brividi.
I giurati della categoria Generator+16 (16-17 anni) hanno invece assegnato il premio a La Jaula de Oro, produzione messicano-spagnola per la regia di Diego Quemada-Dìez. E’ il racconto del viaggio fatto da tre adolescenti attraverso i quartieri poveri del Guatemala; la meta sono gli Stati Uniti, l’obiettivo è cercare una vita migliore. Per la categoria Generator+13 (13-15 anni) ha vinto Regret!, film dei Paesi Bassi il cui protagonista è l’infelice vittima di episodi di bullismo da parte di alcuni suoi compagni di scuola: le conseguenze saranno drammatiche. Il regista, Dave Scharm, ha vinto anche come produttore nella categoria Elements+10 (10-12 anni) con Mike says goodbye della regista candidata all’Oscar Maria Peters.
Negli Elements+6 (ragazzi dai 6 ai 10 anni) ha trionfato la pellicola tedesca The Famous Five 2 diretta da Mike Marzuk, che disegna il primo viaggio fatto da cinque ragazzi in compeggio. Nella categoria Elements+3 (bambini dai 3 ai 6 anni) ha vinto il corto d’animazione The Catch (USA, 2012), basato sull’amicizia tra un giovane pescatore e una volpe: notevoli effetti speciali. Ecco l’elenco degli altri premi.
Sezione Cortometraggi: Gryphon Award a Bobby di Mehdi M. Barsaoui (Tunisia, 2013) per Elements+6 e a Weekend Daddy di Johan Stahl Winthereik (Danimarca, 2013) per Elements+10.
Cortometraggi – categoria Animazione: ex aequo nella categoria animazione Generator+18 – Mamma mia di Milena Tipaldo e Francesca Marinelli (2013) e But milk is important di Anna Mantzaris e Eirik Grnmo Bjrnsenl (Norvegia, 2012).
Categoria corti fiction: Penny Dreadful di Shane Atkinson (USA, 2012) per Generator+18.
Sezione corti Masterclass: ex aequo – Father di Ivan Bogdanov, Veljko Popovic, Moritz Mayerhofer, Asparuh Petrov, Rositsa Raleva e Dmitry Yagodin (Bulgaria/Croazia/Germania, 2012) e The book of dead di Alain Escalle (Francia).
Il direttore artistico del festival Claudio Gubitosi ha inoltre premiato i seguenti titoli: Elements+6, 2° Classificato Alfie the Little Werewolf di Joram Lürsen (Premio del Comune di Giffoni Valle Piana); per Elements+10, 2° Classificato Clara and Lara and the Secret of the Bears di Tobias Ineichen (Premio dell’Anec); per Generator+13, 2° Classificato The inevitabile defeat of the Mister and Pete di George Tillman Jr. (Premio del Presidente del Senato); per Generator+16, 2° Classificato Lore di Cate Shortland (Premio del Consiglio regionale della Campania); per Generator+18, 2° Classificato The Girl with nine wigs di Marc Rothemund (Premio del Presidente della Camera dei Deputati); per Generator+18 Cortometraggi (fiction), 2° Classificato Beauty Mark (Canada) di Mark Ratzlaff (Premio della Camera di Commercio di Salerno).
Poi i premi speciali:
– Premio Giotto Super Be’-Be’ Award per Elements + 3 a Where Are You Hiding? di Nadia Abate, Francesco Forti, Victoria Musci
– Premio Amnesty International Award per Elements +10 a Mike Says Goodbye di Maria Peters
– Premio Bambino Gesù Hospital Award per Elements +10 a Mike Says Goodbye di Maria Peters
– Premio Cgs – Percorsi Creativi 2013 e The Cgs Award – Percorsi Creativi 2013 per Generator +13 a The Inevitable Defeat Of Mister And Pete di George Tillman Jr.
– Premio La Bottega Digitale Award per Generator +13 a Asphalt Playground di Julien Abraham
– Premio L’Arca Cinemagiovani Award per Generator +16 a Lore di Cate Shortland.
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