Questa è una di quelle notizie che non colgono di sorpresa ma fanno male lo stesso: Vincenzo Cerami, sceneggiatore, scrittore, giornalista, poeta, è morto oggi, 17 luglio, all’età di 73 anni. Soltanto un mese fa gli era stato assegnato il David di Donatello alla carriera, ma lui non aveva potuto partecipare alla cerimonia proprio a causa delle sue precarie condizioni di salute.
Cerami è uno dei nomi che hanno fatto la storia del cinema italiano. Romano, alle scuole medie è stato allievo di Pier Paolo Pasolini; quest’ultimo ha rappresentato una figura determinante per il suo percorso sia artistico che privato (ha sposato in seconde nozze sua cugina, Graziella Chiarcossi). Dopo aver scritto Un borghese piccolo piccolo, Cerami ha sceneggiato film per Gianni Amelio, Antonio Albanese, Marco Bellocchio e tanti pure Roberto Benigni (da Johnny Stecchino a La vita è bella, per cui fu candidato all’Oscar nel 1999).
Più di recente Cerami ha firmato lo spettacolo Rockpolitik di Adriano Celentano e ricoperto l’incarico di Ministro dei Beni Culturali del governo ombra del PD al Governo Berlusconi IV. Era docente presso una scuola di cinema a Cinecittà.
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