Arriva il prossimo 4 luglio nelle sale italiane To The Wonder, la nuova pellicola diretta dal regista Terrence Malick nonché quella che segna il suo ritorno sul set dopo l’apprezzato The Tree of Life (Palma d’oro a Cannes nel 2011). E’ un dramma sentimentale che ha diviso gli animi all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e che porta i segni dell’inconfondibile stile di Malick: romantico, per certi versi impalpabile, ricco di metafore.
Il cast è stellare: Ben Affleck interpreta il ruolo di Neil, ad Olga Kurylenko è toccato quello della sua compagna. Dopo un’iniziale passione, i due decidono di trasferirsi in Oklahoma e lì comincia la crisi. Lei è turbata da un sacerdote spagnolo (il sempre bravo Javier Bardem) che sta lottando per la sua vocazione, lui si riavvicina a un’amica d’infanzia nonché vecchia fiamma (Rachel McAdams). Entrambi, dunque, si troveranno a esplorare le diverse declinazioni e contraddizioni dell’amore. Il pregio di questa pellicola è la sua innegabile forza; il difetto, secondo alcuni, sta in certi passaggi troppo criptici.
Come già successo per The Tree of Life, all’anteprima organizzata per i giornalisti questo film è stato accolto con fragorosi fischi uniti a grandi applausi. La critica si è schierata su fronti opposti: Paolo Mereghetti, per esempio, ha emesso verdetto negativo; altri si sono prodigati in elogi. Nessuno, manco a dirlo, è rimasto indifferente. Due, in particolare, gli elementi che possono spiazzare lo spettatore: la carenza di dialoghi e le quattro lingue utilizzate (francese, inglese, spagnolo, italiano).
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