Il Festival di Cannes volge al termine e Roman Polanski cambia le carte in tavola, fa traballare le previsioni. La Venere in pelliccia, il suo film, ha fatto il pieno di applausi alla prima stampa nonostante il cast ridotto, composto soltanto dalla consorte Emanuelle Seigner e da Mathieu Amalric, e l’ambiente quasi privo di aria. La Vénus à la fourrure, questo il titolo originale, è l’ultimo film in concorso ed è tratto dalla piece teatrale di David Ives, a sua volta ispirata dal romanzo omonimo di Sacher Masoch, padre del masochismo.
“LA VENERE IN PELLICCIA” AL FESTIVAL DI CANNES: FOTO
In campo ci sono ingredienti forti, c’è l’amore inteso come potere e atto di conquista, ossessione, urgenza che non si placa. Amalric interpreta Thomas, inetto regista alla ricerca di una protagonista per il suo nuovo spettacolo. Dopo una giornata di provini deludenti, ecco arrivare Vanda (Seigner): sadica, bella e volgare, desidera quella parte e gradualmente avrà anche l’anima dell’uomo, in un crescendo di torture psicofisiche che inquietano anche lo spettatore.
“Non sarete mai salvi nelle mani di una donna“, diceva Masoch, e questo è il cuore della vicenda. “Non mi ha mai interessato – sono invece le parole di Polanski – il sessismo né il masochismo, mi interessava più il dibattito, le battute che si instaurano tra questi due personaggi“. Girare con due personaggi soltanto era un suo vecchio sogno diventato finalmente realtà ed è la prima volta che lavora con la Seigner in lingua francese: “è vero – conferma lei – tra attore e regista si creano dei rapporti sado-maso. Nonostante adori recitare c’é sempre qualcosa di negativo di questa condizione passiva dell’attore. Essere sottomesse e dipendente al desiderio di un altro è una cosa difficile da sopportare“.
Amalric, da parte sua, così spiega il personaggio cui ha dato corpo, volto e anima: “Thomas è uno presuntuoso. Uno che si proclama regista ma che non ha alcuna esperienza di ciò che è davvero un attore o un attrice. Lui poi è impegnato in una relazione borghese con la sua donna il che la dice molto del suo coraggio nel prendersi dei rischi“.
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