Presentato ieri mattina al Festival di Cannes, “Behind the Candelabra”, film televisivo di Hbo diretto da Steven Soderbergh, ha fatto il pieno di applausi. Una pellicola che racconta la storia di Liberace, eccentrico pianista di origini polacche e italiane, nato nel 1919 e scomparso a Los Angeles nel 1987 perché malato di Aids. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, Liberace è stato il musicista più famoso e pagato degli Stati Uniti. Omosessuale mai dichiarato, probabilmente non voleva rischiare di incrinare la sua popolarità tra il pubblico femminile, era alla costante ricerca di giovani e affascinanti ragazzi da sedurre.
Le foto di “Behind The Candelabra” sul red carpet
Il film di Soderbergh racconta proprio questo. Ritrae la spregiudicata vita di Liberace, ruolo ricoperto da un fantastico Michael Douglas, fino all’incontro con Scott Thorson, interpretato da Matt Damon, un personaggio semplice che nella vita sognava di diventare veterinario. Tra i due scoppia l’amore e nasce un lungo rapporto, prima come amanti, poi come conviventi, quindi fratelli, migliori amici, colleghi, quasi coniugi. Un rapporto totalizzante che poi, ad un certo punto, si rompe a causa della promiscuità del pianista e dell’uso di droghe da parte del giovane. La riconciliazione avviene sul letto di morte di Liberace. “Behind the Candelabra” è un film intenso, audace, che narra il rapporto tra Liberace e Thorson nell’America degli anni Settanta e Ottanta, quando cominciava ad affacciarsi lo spettro dell’Aids.
“Behind The Candelabra” è troppo gay per Hollywood?
L’interpretazione di Michael Douglas è stata definita straordinaria e commoventi sono state le sue parole durante la conferenza stampa. Del resto “Behind the Candelabra” è il primo film interpretato dall’attore dopo il cancro alla gola che lo ha colpito due anni fa. In conferenza stampa Douglas ha detto: “Subito dopo il mio cancro, Steven mi ha fatto il regalo di questo incredibile ruolo. Ringrazio tutta la squadra per avermi aspettato”. Raccontando: “Ho incontrato Liberace quando avevo 12 anni a Palm Springs, insieme a mio padre. Avevo addosso così tanti gioielli da splendere al sole: è stato il precursore di star tipo Elton John”.
Come sottolineato in apertura, la pellicola è stata prodotta da Hbo, negli Stati Uniti quindi verrà trasmessa in televisione. Il regista Steven Soderbergh ha affermato: “È stato rifiutato da Hollywood, per le difficoltà che si sarebbero incontrate con il marketing: sono contento di averlo fatto con la tv Hbo e il produttore Weintraub in totale libertà. All’epoca non parliamone nemmeno, ma parlare di omosessualità è difficile ancora oggi, gli studios pensavano che questo film potesse interessare solo a un pubblico gay”. E chissà che “Behind the Candelabra” non sia l’ultimo film del regista Palma d’Oro nel 1989 (ad appena 26 anni) con “Sesso, bugie e videotape”. Soderbergh ha infatti spiegato: “Non posso dire se è il mio ultimo film o meno, ma so che voglio una pausa”.
“Behind The Candelabra” è basato sul libro “Behind the Candelabra: my life with Liberacé”, scritto dallo stesso Thorson. Il candelabro a cui fanno riferimento film e libro è il barocco candelabro di vetro che Liberace metteva sul pianoforte durante i suoi spettacolari concerti.
Per la presentazione della pellicola al Festival di Cannes, sul red carpet hanno sfilato alcune importanti star internazionali, tra cui una radiosa Sharon Stone.
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