La distribuzione Officine Ubu porta nei cinema italiani il film di Ilmar Raag “A Lady in Paris“. Vincitore del Premio Ecumenico al Festival di Locarno, è una storia drammatica ma non sconfortante, anzi carica di prospettive positive. Il film narra la storia di due donne di origine estone a Parigi, ma con dei percorsi di vita completamente diversi.
Anna, interpretata da Laine Mägi, è una cinquantenne di provincia, mai uscita dall’Estonia, rimasta divorziata e sola a badare alla propria anziana madre malata. Alla morte della stessa, riceverà un’offerta di lavoro all’estero, a Parigi per l’appunto, dove un’anziana diva della stessa etnia ha bisogno di cure e assistenza. Arrivata ancora un pò frastornata nella grande capitale francese incontra Frida, resa sullo schermo da una sempre bravissima Jeanne Moreau. Frida è una donna molto sola ma orgogliosa, schiva e con tendenze al suicidio. Anna sarà chiamata da Stéphane (Patrick Pineau) – ultimo “amico” rimasto alla povera Frida – ad una prova di forza e sopportazione, per il bene dell’anziana signora.
A Lady in Paris – trailer italiano
Ilmar Raag scava a fondo nella sua storia autobiografica in questo film: racconta al tempo stesso la sua fascinazione per la capitale francese, e il suo isolamento in qualità straniero nella grande metropoli di Parigi. Prende poi spunto a piene mani, per sua stessa ammissione, dalla storia di famiglia che vedeva sua madre al tempo badante all’estero. Un’esperienza – sostiene il regista – che l’ha cambiata per sempre.
L’intreccio è molto basilare, ma non per questo scarno di significati. La personalità scostante e irosa di Frida si infrange contro la pazienza e la mitezza di Anna. Entrambe le protagoniste del film si smussano a vicenda, riuscendo alla fine a trovare insieme a Stéphane una via d’uscita che rinsaldi gli affetti e, in ultima analisi, conceda a Frida un epilogo di vita sereno.
Un film delicato, a tratti sia divertente che commovente, girato con calma e pacatezza e basato sui dialoghi e sulle emozioni espresse dai protagonisti; e un film che per merito di Jeanne Moreau, sempre in grado di rubare la scena, ci sentiamo di consigliare ai lettori meno avvezzi alla spettacolarizzazione del cinema, e più inclini al sentimento e alla riflessione.
“A Lady In Paris” di Ilmar Raag
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