Intitolare questa recensione di “Hansel & Gretel – Cacciatori di Streghe” di Tommy Wirkola – al cinema grazie alla Universal Pictures dal 1 maggio – citando il cult di Robert Rodriguez del 1996, “Dal tramonto all’alba“, aiuta a fissare bene nella mente di che prodotto stiamo parlando: si tratta di un film puramente di intrattenimento, condito quanto basta di gore; pensato per strappare sorrisi mentre si commentano le scene con gli amici tra un pop-corn e l’altro, assolve pienamente il suo scopo senza problemi.
Tommy Wirkola è un giovane regista norvegese, noto per soprattutto per il suo horror del 2009 “Dead Snow“, praticamente un film di zombie tra le nevi. Da sempre appassionato delle fiabe dei fratelli Grimm e ossessionato fin da bambino dal mito di Hansel & Gretel, trae dalla classica fiaba un ideale sequel: cosa ne sarebbe stato dei due fratelli dopo aver ucciso la strega? Nella fiction della sceneggiatura dark, stesa nel 2007 dal regista, i due orfani diventano dei prezzolati bounty hunter di streghe in salsa medievaleggiante, che utilizzano prototipi di armi moderne dallo stile steampunk per catturare e uccidere le megere in giro per l’Europa. Già dal trailer si intuiva che la pellicola non ha alcuna pretesa di serietà.
Nella trama si mescolano scene pulp, citazioni di classici dell’horror, riferimenti al mito e alla storia delle persecuzioni contro le streghe; il tutto infarcito tra battute secche spesso a segno e attualizzazioni moderniste in un paio di occasioni azzeccate, come nel caso della “malattia dello zucchero” contratta da Hansel a causa dell’ingozzarsi di dolci impostogli dalla strega durante la sua prigionia infantile.
I protagonisti sono un duo abbastanza affiatato sullo schermo: Jeremy Renner e Gemma Arterton. Dei due sicuramente spicca Gemma Arterton, che oltre a mettere in mostra un fisichino non male, ottiene anche le battute migliori. Renner invece installa un paio di sorrisi sull’espressione da “quasi-duro”, espressione che ancora non è riuscito ad affinare pienamente nonostante la sua presenza in film action di successo. Il resto del cast è composto da personaggi di colore, come Peter Stormare che interpreta un mellifluo sceriffo, o la danese Famke Janssen che interpreta la strega più potente del film, Muriel.
Il budget di produzione non è certo tra i più alti del mercato, ma il gusto tipicamente fantasy-dark dei set è visivamente ben realizzato, e gli appassionati di classici del fantasy non potranno non riconoscere l’amore del regista per queste pellicole: ad esempio il troll Edward sembra uscito direttamente dal classico “La Storia Infinita” di Wolfgang Petersen, sia come realizzazione che come carattere.
Dove manca la recitazione, ci pensano le scene action, ed è ciò che il pubblico si aspetta da questo film. Sebbene dialoghi e trama contengano dei punti imperfetti, nei quali emerge la giovinezza e l’estrazione di genere dell’autore, non si può non riconoscere a Wirkola di portare a casa il risultato, superando anche le aspettative date dal trailer del film. Se cercate un film per passare una serata divertente, è la scelta giusta. Nei canonici 90 minuti, tipici dei film di genere, la pellicola scorre senza annoiare mai e strappando qualche sorriso. Chiunque si aspetti di più resterà deluso. Ma Wirkola è onesto: vende il film per quel che, senza pretese di alcun genere, e merita un plauso, soprattutto perché per una volta l’uso del 3D è sensato e coerente.
Il film non ha sfondato in America, ma è stato internazionalmente un buon successo in vari paesi del mondo superando i 200 milioni di incasso. Questo risultato ha già aperto la strada ad un probabile sequel. Vi annunciamo inoltre che l’edizione home video che uscirà tra qualche mese conterrà anche delle scene tagliate dal visto censura. Un filmazzo fatto bene e cotto a puntino, che merita il plauso degli appassionati di film di genere.
“Hansel & Gretel – Cacciatori di Streghe”
La Recensione di Velvet Cinema: Luce Verde!