Steven Soderbergh è uno dei registi più riconoscibili, stilisticamente, del panorama mondiale. Spesso discontinuo come qualità, sicuramente vario nella sua produzione, affronta con “Effetti collaterali” (Side Effects) un genere, ovvero quello del thriller psicologico classico, con un’eleganza fuori dal comune. All’estero, in occasione della presentazione del film al Festival di Berlino, qualcuno ha parlato addirittura di paragoni ingombranti con Hitchcock. Senza scomodare i santi in Paradiso, preferiamo notare come la sceneggiatura – in parte drammaticamente autobiografica – di Scott Z. Burns sia praticamente un gioco di specchi perfetto: quando allo spettatore pare di aver capito il film, viene insinuato un dubbio, o acceso un sospetto, o svelata una svolta improvvisa che cambia e ricambia continuamente il punto di vista sugli eventi. Il film passa dal dramma familiare, alla denuncia sociale contro le multinazionali del farmaco, al thriller paranoide della porta accanto, al legal thriller giudiziario. Si aggiunge sempre uno scalino, conducendo passo passo lo spettatore e riuscendo a soddisfare la mente con le mille sfumature dei dialoghi.
EFFETTI COLLATERALI – Trailer italiano ufficiale [HD]
Tutto questo meccanismo riesce per merito di un cast davvero interessante, oltre che per la cifra stilistica del regista – l’occhio di Soderbergh, abbiamo già sottolineato, è sempre riconoscibilissimo. Jude Law è uno psichiatra inglese emigrato negli Stati Uniti in cerca di migliori fortune. Ha trovato uno studio, lavora molto per mantenere la sua famiglia, ha persino scelto di entrare in un programma sperimentale di un nuovo farmaco pur di migliorare la sua situazione economica. Rooney Mara è una giovane moglie: di umili origini, sposa il cosiddetto buon partito. Ma Channing Tatum, poco dopo le nozze , viene arrestato: quello che sembrava un manager rampante sulla cresta dell’onda si rivela essere un criminale che deve scontare 4 anni di carcere per insider trading. Dopo 4 anni il marito torna a casa, ma la moglie non reggerà lo stress, finendo del tunnel della despressione e tentando il suicidio. Medico e malata si incroceranno quasi casualmente; ma mentre il medico proverà a curarla, ricorrendo anche ad un nuovo farmaco molto pubblicizzato ma poco sperimentato, la donna, in preda ad uno degli effetti collaterali del farmaco – una crisi di sonnambulismo – ucciderà inconsapevolmente il marito. Per salvare la situazione interverrà anche l’ex medico della povera donna, interpretato da Catherine Zeta-Jones.
Se Jude Law da qui una delle sue migliori interpretazioni in assoluto, Rooney Mara conferma che le buone impressioni date in “Millennium – Uomini Che Odiano Le Donne” sono assolutamente confermate. Con un accenno di sguardi, col tono della voce, tutti i protagonisti donano credibilità ai propri personaggi. Solo Channing Tatum non pare credibile nel ruolo di finanziere di Wall Street, ma forse è più un nostro pregiudizio dovuto alla sua fisicità da sempre più attinente all’action che al dramma. Catherine Zeta-Jones, per contro, riesce ancora ad essere gelida e sensuale al tempo stesso. Ma qui la parte del leone la fanno regia e sceneggiatura, che riescono a creare un film attraente ed entusiasmante, che incolla gli occhi dello spettatore allo schermo quasi senza sosta. La pellicola si chiude come un cerchio, ma lascia quella strana sensazione di inquietudine: sarà davvero questa la verità?
“Effetti Collaterali” è un film decisamente consigliato, che uscirà al cinema in Italia il prossimo 1 maggio. Non preoccupatevi, dopo averlo visto un pò di sana diffidenza di fronte a medici e medicinali sarà normale e spontanea per chiunque. Complimenti alla M2 Pictures per la scelta di portare nelle sale italiane una pellicola così interessante.
“Effetti Collaterali” di Steven Soderbergh
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(Foto: M2 Pictures)
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