Ribalta la prospettiva e si focalizza sulla figura dell’aggressore “Besame mucho: a journey into the mind of abusers”, il documentario ideato dalla giornalista e documentarista Marina Catucci che indaga le cause che spingono gli uomini a abusare delle donne. Perché continuare a mostrare ciò che è facile immaginare, la sofferenza delle vittime, quando l’unico modo per impedire il ripetersi delle violenze è esplorare il lato oscuro che trasforma l’uomo in carnefice? Questa l’idea dell’autrice, che per realizzare il documentario si affida al crowdfunding, la raccolta fondi online rivolta agli utenti, sulla piattaforma kickstarter.
Un disordine mentale quello dell’abuser che va esplorato, come non si nasce aggressore non si è neanche condannati a esserlo a vita. E’ la sfida che Marina Catucci, che vive e lavora a New York dal 1999, vuole intraprendere con la realizzazione di “Besame mucho”. Un documentario che da una parte raccoglierà le testimonianze di uomini affetti da questa patologia e, dall’altra, mostrerà gli interventi di esperti per capire da dove nasce questo malessere e come può essere affrontato.
Dal linguista, filosofo e teorico della comunicazione Noam Chomsky che spiegherà il concetto di abuso verbale e quanto possa essere dirompente la potenza aggressiva delle parole, a una terapeuta che si occupa di violenza domestica, un avvocato, un rappresentante del dipartimento domestic violence della Nypd, Our Bodies Ourselves uno storico gruppo femminista di Boston, un rappresentante di UN Woman, dipartimento delle Nazioni Unite, fino a diverse associazioni che si occupano di dare sostegno alle vittime di abusi.
Una violenza psicologica, non solo e non sempre fisica, quella inflitta alla donna dall’abuser, che è “solitamente una persona insicura, con un livello di autostima molto basso, che non raggiunge l’immagine che pensa di dover sostenere” spiega Marina Catucci. E che riversa questa frustrazione sulla propria compagna, “abbassandone l’autostima, limitandone la libertà, facendole del male fisico, umiliandola” continua l’ideatrice.
Per dare vita a questo documentario i realizzatori, Marina Catucci, Roberto Vincitore e Elena Codeluppi, chiedono a tutti un contributo. Sì perché i produttori tradizionali, come spesso accade, non erano disposti a “rischiare” finanziando un documentario diverso: senza mostrare i lividi e le lacrime delle donne.
Fino al 16 maggio sulla piattaforma di crowdfunding kickstarter è possibile donare qualsiasi cifra per finanziare “Besame mucho”. Per pagare il lavoro di chi parteciperà alla realizzazione del documentario è necessario raggiungere 35mila dollari, probabilmente soldi spesi a buon fine perché, come afferma Marina Catucci: “Non ci potrà mai essere un benessere femminile se non si capiranno le ragioni di un malessere maschile”.
Foto by Facebook