Vinicio Capossela merita sicuramente una menzione d’onore per questo film, “Le Avventure di Zarafa: giraffa giramondo“. Non solo dona una musica bellissima ai titoli di coda del film, ma doppia in maniera egregia la voce narrante di tutto il film. In effetti nonostante tutte le polemiche sul doppiaggio degli scorsi mesi, il doppiaggio di “Zarafa” è veramente notevole, da parte di tutti gli artisti coinvolti. Il musicista Capossela, come ricordava in conferenza stampa pochi giorni fa, si è molto divertito doppiando la pellicola. Forse il suo lavoro da doppiatore è anche superiore al brano da lui proposto. Senza dubbio è da considerare che il suo lavoro rappresenta un valore aggiunto per il film, non solo uno specchietto pubblicitario ad hoc come spesso accade in queste collaborazioni.
Il film “Zarafa” è un cartone animato disegnato a mano, con tecniche tradizionali, quindi non troverete un utilizzo esasperato di computer grafica, o non dovrete sottostare alla necessità di indossare degli occhiali 3D per godere appieno dell’opera. D’altra parte uno dei due registi, Jean-Christophe Lie, è noto per aver collaborato al tempo al “Gobbo di Notre Dame“, a “Hercules” e a “Tarzan“, alcuni degli ultimi lavori Disney prima dell’addio al disegno animato in luogo del 3D. E c’è molto della Disney di un tempo. Anzitutto la citazione di “Bambi“, struggente, nella prima parte del film. Inoltre il ricorso all’animazione e al fantastico per esprimere concetti profondi, importanti.
Forse “Zarafa” addirittura supera i classici Disney, perchè tocchiamo con mano temi quali la morte, la schiavitù, l’arroganza dei potenti, l’innocenza dei più piccoli. Non fraintendeteci, il film è strettamente pensato per dei bambini, non troverete una goccia di sangue per tutta la sua durata; ma la pellicola suscita dei pensieri profondi, ed ha sicuramente uno scopo didascalico, senza risultare pesante. Il tutto con un disegno profondamente occidentale, con figure caratterizzate e rappresentate in maniera sopraffina, per non parlare dei fondali splendidamente acquarellati e che fanno un’ottimo uso di inquadrature panoramiche.
Il viaggio dei protagonisti dall’Africa a Parigi è un’avventura vecchio stile, in cui durante la traversata i protagonisti si conoscono, si affezionano, e trovano una ragione d’essere e per unirsi. Anche il pubblico riesce ad immedesimarsi, e i più piccoli possono davvero emozionarsi per le avventure. La natura emotiva dell’avventura, chiaramente fantastica, richiama anche i classici dell’animazione giapponese, come le opere di Miyazaki. E’ un film se vogliamo coraggioso, che va a scontrarsi con colossi tridimensionali da centinaia di milioni di euro. Ma che possiede un grande cuore, e contenuti profondi. Sarebbe un peccato perderselo. Non fatelo.
“Le Avventure di Zarafa: giraffa giramondo” di Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie
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