Non c’è poi molto da andarci per il sottile con “G.I. Joe – La vendetta“, il nuovo action movie della Paramount diretto da Jon M. Chu (Step Up 3D) e interpretato da un cast massiccio in cui Dwayne Johnson ha la parte del leone, rubando la scena a Channing Tatum e persino a Bruce Willis. Adrianne Palicki invece ha almeno un paio di argomenti interessanti, e la regia non lesina nel ricordarceli. Il film è la seconda iterazione del franchise dedicato ai soldatini dei giocattoli Hasbro, e rispetto alla prima uscita cambia quasi tutto, tra cast e regista. Possiamo dire che la situazione è decisamente migliorata rispetto al primo capitolo.
Già dai titoli iniziali il suono esattamente identico a quello di “Transformers” promette un “filmazzo“. Il film, per chi non avesse visto il primo episodio o si fosse addormentato durante la visione di esso, inizia con un breve recap per renderci nota la situazione geopolitica e dei due schieramenti opposti in campo: i G.I. Joe, soldati d’elite scelti dell’esercito americano e sotto diretto mandato presidenziale, si contrappongono ai Cobra, formazione terroristica il cui leader, Cobra Commander, aspira a diventare tiranno del pianeta. Alla fine del primo film Cobra Commander era stato imprigionato in ibernazione in una prigione di massima sicurezza, mentre il “mutaforme” Zartan aveva rapito il presidente degli Stati Uniti, trasformandosi in esso ed impersonandolo pubblicamente.
Basterebbero già queste brevi informazioni per capire che stiamo parlando, letteralmente, di un film giocattolo per ragazzi ed adulti. Non aspettatevi trama arguta o colpi di scena particolarmente impressionanti. La storia si snoda molto semplicemente, gli unici punti oscuri sono dovuti ad una sceneggiatura abbozzata con più di qualche lacuna anche verso la fine del film; o a curiose scelte di montaggio che rendono, ad esempio, una coppia di perfetti sconosciuti affiatati partner nell’arco di 5 minuti 5, giusto in tempo per un abbraccio affettuoso, lasciando il pubblico più attento leggermente basito, quello disattento completamente confuso.
Bruce Willis è sicuramente divertente nella sua parte brakatakatakataka – per dirla con Leo Ortolani – ma sarebbe più decoroso chiamarlo un cameo il suo: così come avevamo denotato nel deludente “Die Hard 5”, lo smalto comincia a consumarsi, e forse Bruce dovrebbe scegliere più oculatamente ruoli e battute.
Si tratta di un film decisamente reazionario, machista, maschilista, americanista, militarista e qualcuno direbbe pure fascista. Pur tuttavia “G.I. Joe 2” è un gradevolissimo passatempo, e alcune scene sono decisamente spettacolari, prima fra tutte quella di Snake Eyes sulla neve che vi abbiamo anticipato qualche giorno fa: meritano il costo del biglietto e fanno anche un buon uso del 3D stereoscopico. Non lo stiamo dunque sconsigliando, ma nemmeno lo stiamo consigliando. Fate voi, nel caso stiate cercando una serata per spegnere i neuroni e vedere dei pupazzoni fare la guerra in 3D, buon divertimento! Ma noi ce ne laviamo le mani!
“G.I. Joe – La Vendetta” di Jon M. Chu
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