Non voleva Liam Neeson, non voleva… Dopo le ultime vicissitudini familiari – ricordiamo la prematura e drammatica morte della adorata moglie – e un periodo di iato nel quale si è concesso solo pochi e fidati cameo – l’apparizione onirica ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno – non lo entusiasmava l’idea di riprendere i panni dell’eroico padre/agente segreto Bryan Mills nel sequel di quel Taken – Io Vi Troverò, che tanto inatteso successo riscosse nel 2008. Ci vediamo dopo il break con la recensione…
Taken – La Vendetta Trailer Ufficiale Italiano
Eppure Luc Besson ci teneva. Il primo episodio era stato letteralmente una sorpresa di critica e di pubblico. Nato quasi in sordina, era un action duro e puro, freddo e brutale come pochi nel cinema mainstream. Trama essenziale e anche un pò facilotta, ma tensione alle stelle e ritmo tutto d’un fiato, montaggio frenetico e scrittura quanto basta. Fu un boom inatteso, che rilanciò come attore action a quasi 60 anni Liam Neeson, e dimostrò che Luc Besson, tassinari a parte, ha ancora il tocco magico.
Il successo del primo film gridava ad un sequel – incassi 10 volte superiori al budget – ma Neeson non ne ha voluto sapere per anni, scettico sulla qualità delle varie sceneggiature che gli venivano proposte. Alla fine una soluzione è stata trovata, e, complice un sontuoso assegno di circa 10 milioni di dollari, Neeson si è disturbato. Gliene siamo sinceramente grati.
Dunque eccoci a Taken 2 – La vendetta. Dopo che Bryan Mills ha sterminato dozzine di uomini in 72 ore per salvare la figlia rapita a Parigi, il clan degli albanesi che gestiva il racket della prostituzione decide di vendicarsi delle perdite subite, e di andare alla guerra inseguendo la famiglia Mylls in giro per Istanbul, proprio mentre Bryan cercava finalmente di recuperare il rapporto con ex-moglie e figlia.
Il film onestamente incalza bene, eravamo partiti prevenuti e scettici, e invece… Ovviamente, si tratta di un prodotto di genere in serie, ma regge quasi lo stesso ritmo dell’originale. Inoltre è affascinante vedere come per buona parte del film il protagonista e la sua famiglia giochino a parti inverse rispetto al primo film, prede anzichè cacciatori. Le scene action non mancano, tantomeno i morti – anche se il bodycount è molto inferiore al primo – ma a vincere sicuramente su tutti è la granitica figura del superpapà disegnata da Neeson, un omone dagli occhi tristi che troppo ha vissuto ma che ostinatamente si concentra su un obiettivo “come un cane col suo osso”. Per tre quarti di film non si respira, poi compaiono un paio di piccole incongruenze e il ritmo rallenta per lasciar spazio al finale, atteso e previsto certo, ma non meno soddisfacente. Segnaliamo inoltre un paio di omaggi abbastanza palesi a Drive e Bourne, gli appassionati li troveranno subito.
Grazie davvero a Besson per aver tirato fuori dal cilindro un paio di film come questi Taken, e grazie ancora a Neeson per essersi disturbato a girare il sequel. Ora però occhio a non voler strafare e cedendo alla tentazione di un terzo capitolo. Taken 3 potrebbe essere veramente chiedere troppo ad una storia che ormai ha dato tutto quello che poteva.
Taken 2 – La Vendetta. Diretto da Olivier Megaton; scritto da Luc Besson, Robert Mark Kamen; produttori Luc Besson, Michael Mandaville; interpreti Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Rade Šerbedžija.
Taken 2 di Olivier Megaton
Il semaforo di Velvet Cinema: Luce Verde