Venezia 74: Nicola Guaglianone consegna il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis – Leone del futuro

Sarà lo sceneggiatore Nicola Guaglianone a consegnare il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis – Leone del futuro nel corso della cerimonia di chiusura della settantaquattresima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il prossimo sabato 9 settembre.

Nicola Guaglianone consegnerà il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis – Leone del futuro nel corso della cerimonia di chiusura della settantaquattresima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si svolgerà sabato 9 settembre 2017. Il vincitore del riconoscimento – giunto alla sua ventunesima edizione – verrà decretato dalla giuria Internazionale presieduta da Benoît Jacquot e riceverà un premio di centomila dollari, messi a disposizione dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

Guaglianone ha firmato il soggetto del film Lo chiamavano Jeeg Robot nonché la sceneggiatura con Menotti e ha vinto il David di Donatello per quella di Indivisibili diretto da Edoardo De Angelis. Nel 2017 ha poi trionfato al cinema con la commedia L’ora legale scritta insieme a Ficarra e Picone, Edoardo De Angelis e Fabrizio Testini. E non è finita qui. Insieme a Menotti e Carlo Verdone si è occupato dello script di Benedetta follia, la nuova commedia diretta ed interpretata dallo stesso Verdone insieme ad Ilenia Pastorelli, tuttora in fase di riprese e che uscirà sul grande schermo all’inizio del 2018 prodotto da Filmauro.

Le dichiarazioni

“Vengo da una famiglia di avvocati del Sud, mio padre era di origini calabresi – ha dichiarato Guaglianone attraverso le pagine de La Repubblica qualche tempo fa – ho fatto il classico, poi giurisprudenza. Una noia mortale […] Non mi presero al Centro sperimentale, né alla Rai. Telefonai all’Anac: vorrei seguire un corso di sceneggiatura… mi dissero che Benvenuti faceva lezioni gratis. Mi presentai con un soggetto triste e banale su un violinista. Lo lesse e mi disse ‘questo lavoro lo puoi fare'”.

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