Festival di Cannes: The Beguiled, Sofia Coppola e la sua secessione “al femminile”

Sofia Coppola ha presentato il suo The Beguiled, pellicola dai toni decisamente girl power che “riscrive” il lungometraggio del 1971 diretto da Don Siegel .

Atteso e alla fine applaudito in sala, il film di Sofia Coppola The Beguilded – è stato il protagonista dell’ottava giornata della kermesse francese. La pellicola, remake del film del 1971 di Don Siegel, racconta di un soldato nordista, il caporale Jonathan Mc Barney (Colin Farrel),  che viene ospitato in un istituto di ragazze gestito da Miss Martha (Nicole Kidman). Se negli anni ’70 Siegel aveva deciso che la sua trasposizione del romanzo Thomas Cullinan doveva essere narrato dal punto di vista maschile, la coppola ha deciso di farlo stavolta attraverso gli occhi delle giovani donne protagoniste tra cui spiccano le splendide Kirsten Dunst e Elle Fanning.

La stessa Coppola, infatti, ha affermato in conferenza stampa che il suo film è nato dall’idea che “sarebbe stato interessante fare un passo indietro, raccontare la storia del libro, la stessa premessa ma dal punto di vista dei personaggi femminili. Ho letto il romanzo e ho cominciato a pensare a come avremmo potuto raccontare la storia e ad immaginare a come fosse la vita per quelle donne a quel tempo”.

Una volta appurato in che modo avrebbe voluto riportare al cinema il racconto di Cullinan, scegliere il cast di stelle che l’avrebbero accompagnato in questa avventura per la figlia d’arte di Francis Ford Coppola non è stato poi così difficile: “quando ho cominciato a immaginare la mia storia, ho immaginato benissimo Kirsten nel ruolo dell’insegnante, ed Elle aveva l’età giusta per il ruolo di Carol. Ho sempre ammirato Nicole, e mentre scrivevo sapevo che avrebbe dato al personaggio di Miss Martha il suo humor sui generis. Per il ruolo maschile, pensavo a qualcuno che fosse istrionico, dark, esotico. Colin è carismatico, e sapevo che avrebbe trovato il modo di interagire con ciascun personaggio in modo differenre… così da poter rendere il personaggio credibile senza cadere nel melò”.

Il film della Coppola, in lizza per la Pama d’Oro, insieme a 120 Battiti al Minuto e Okja sembra essere quello finora più apprezzato dalla critica e, a proposito di Netflix anche la Coppola è stata interrogata sulla questione ma a quanto pare la cineasta ha una visione molto simile a quella del regista spagnolo Almodovar: “è bello poter vedere i nostri lavori approdare sul grande schermo, spero che le persone vedano il film in un cinema, immersi in quell’aurea,… perdersi dentro un film è bello, specialmente di questi tempi”.

Photo Credits: AFP, Festival di Cannes

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