Oscar 2017: il vincitore della categoria Miglior Film è Moonlight

L’ ottantanovesima edizione dei premi Oscar si sono appena conclusi dal Dolby Theatre di Los Angeles. Ecco chi è il vincitore della categoria migliore film in questa edizione degli Oscar 2017.

“Sapevo che avrei rovinato la serata degli Oscar” con questa frase il presentatore Jimmy Kimmel ha concluso la cerimonia. Secondo quanto era stato annunciato sembrava che La La Land fosse il vincitore della categoria miglior film dell’anno come in realtà tutto il mondo si aspettava. Invece il foglio è stato letto male dall’attore e regista Warren Beatty: il vero vincitore è il film Moonlight di Barry Jenkins che era stato nominato a ben 8 candidature per miglior film, regia, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio e colonna sonora. A rivelare l’errore è un membro del cast di La La Land il quale grida che non erano loro i vincitori mostrando il foglio alle telecamere: “Nella busta c’era scritto Emma Stone per La La Land e mi sono sbagliato” ha dichiarato Beatty. Il film è tratto dall’opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarrell Alvin McCraney e forse può essere considerato come un tentativo di ristabilire i rapporti con gli afroamericano che lo scorso anno avevano accusato la cerimonia di essere troppo razzista nei confronti di tutte le persone di colore che lavorano nel mondo del cinema e avevano deciso di non prendere parte alla serata. La trama è molto interessante dato che è divisa in tre capitoli che rispecchiano le fasi della vita del protagonista Chrion il quale deve affrontare la droga, il bullismo, la povertà e le sue inclinazioni sessuali. L’unica attrice ad apparire in tutte e tre gli atti è l’attrice inglese Naomi Harris che per il suo personaggio (una donna con problemi legati alla droga) girò le sue scene in soli tre giorni a causa di alcuni problemi con il visto. Il film di Barry Jankins vince anche come miglior attore non protagonista (Mahershala Ali) e miglior sceneggiatura originale.

CHI ERANO GLI ALTRI CANDIDATI

La La Land che con le sue 14 nomination ( per miglior film, regia, attore protagonista, attrice protagonista, sceneggiatura originale, fotografia, scenografia, montaggio, colonna sonora, canzone originale, sonoro, montaggio sonoro, costumi) è stato il film che più di tutti aveva la possibilità di portare a casa la stuatuetta d’oro come miglior film dell’anno. E’ una storia musicale diretta da Damien Chazelle che in questi mesi ha riscosso un grandissimo successo anche grazie al grande talento di Ryan Gosling e Emma Stone (che ha vinto l’Oscar come migliore attrice protagonista) che mostrano di saper non soltanto recitare ma anche ballare e cantare, doti che a noi possono sorprendere ma che in America sembrano essere abbastanza comuni tra gli attori di Hollywood. La storia parla dell’incontro tra Mia, ragazza che lavora come barista presso una caffè della Warner Bros e ha il sogno di diventare una grande attrice, e un pianista jazz di nome Sebastian che sogna di aprire un locale tutto suo. I due si innamorano ma con i primi successi per la realizzazione dei loro sogni i due dovranno fare una scelta riguardo il loro sentimento. Ryan Gosling, come si può vedere nel film, ha dovuto prendere lezioni di piano per due ore al giorno su sei giorni alla settimana ed ha potuto girare in questo modo le sue scene musicali senza l’aiuto di una controfigura. Ma il duro lavoro intrapreso per questo film si nota anche nei balletti: per la scena del ballo al tramonto il corpo di balle ebbe a disposizione solo 30 minuti di luce naturale da dover usare in due giorni.

Arrival di Denis Villeneuve film che ha ricevuto anche lui altre 7 candidature per la regia, sceneggiatura non originale, fotografia, scenografia, montaggio, sonoro, e montaggio sonoro . E’ un film di fantascienza basato sui racconti “Storie della tua vita” di Ted Chiang. La storia parla di una linguista (interpretata da Amy Adams) e un matematico (Jeremy Renner)ingaggiati dagli Stati Uniti nel momento in cui si notano alcune navicelle spaziali nel paese per cercare di instaurare un contatto con gli extraterrestri. L’autore del racconto di 60 pagine ha definito il film come un vero e proprio miracolo per il modo in cui è stato realizzato rispetto ai film di fantascienza del passato. Gli autori del film per creare gli alieni si sono ispirati a vari animali come polipi, elefanti, ragni e balene mentre l’artista Martine Bertrand è stato chiamato per cercare di creare una scrittura aliena particolare. Il regista ha inoltre deciso di invertire la gravità all’interno della navicella spaziale in modo che gli umani potessero muoversi in verticale. Il film è stato molto apprezzato dalla critica cinematografica tanto che il The Hollywood Reporter lo ha definito un “maturo dramma fantascientifico che mantiene la paura e la tensione dando al tempo stesso risonanza ai temi dell’amore e della perdita.”

La Battaglia di Hacksaw Ridge è stato invece nominato in 6 categorie ovvero per il miglior film, regia, attore protagonista(per l’interpretazione di Andrew Garfield), montaggio, sonoro, montaggio sonoro. Il grande Mel Gibson ha portato sul grande schermo un film storico che parla di Desmond Doss, un soldato americano che durante la Seconda Guerra Mondiale andò in guerra senza toccare armi e ricevette una medaglia al valore per aver salvato 75 suoi compagni per ciò che ha fatto durante la battaglia di Okinawa. Anche il produttore Hal B. Wallis avrebbe voluto girare il film la Doss non gli concesse i diritti perché non voleva vedere la sua storia trasformata nel classico film hollywoodiano. Prensentato al Festival di Venezia il regista registrò una standing ovation di 9 minuti e 48 secondi.

Lion- La Strada verso Casa di Garth Davis già presentato al Festival del Cinema di Roma e al Festival del Cinema di Toronto dove si è aggiudicato il secondo posto. Anche lui è stato nominato 6 volte per miglior film, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura non originale, fotografia e colonna sonora. Il protagonista è Saroo, un bambino di 4 anni che prende da solo un treno per Calcutta e viene adottato da una famiglia australiana. Ma lui non può certo dimenticare la sua famiglia d’origine e tramite i ricordi del passato e per mezzo di Google Earth vuole cercare di ritrovare la sua casa. Il film si basa sulla storia vera di Saroo Brierley (che appare anche nell’ultima scena)e sul suo libro La lunga strada per tornare a casa. E’ interpretato da Dev Partel e Sunny Pawar che non conosceva l’inglese. Ad aiutarlo a prendere confidenza con la madre Nicole Kidman è stata usata una partita di cricket poi inserita anche nel film. Il film è una denuncia verso tutti i bambini scomparsi in India e quelli che vivono per strada.

Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan è stato candidato 6 volte per miglior film, regia, attore protagonista per l’interpretazione di Casey Affleck (il favorito per questa edizione degli Oscar), attore non protagonista, attrice non protagonista e sceneggiatura originale. La storia narra di Lee Chandler un tuttofare e idraulico di Boston che deve tornare nel suo paese natale sulla costa, a causa della morte del fratello il quale gli ha lasciato il figlio in affidamento. Lee dovrà fare i conti con il suo passato che ormai sembra difficile allontanare. Inizialmente a dirigerlo e interpretare il protagonista doveva essere Matt Demon ma a causa di altri impegni dovette allontanarsi dal progetto. La cittadina, che si trova in Massachussets, fino al 1989 si chiamò solo Manchester ma in quell’anno partì una petizione per cambiare il suo nome e distinguerla dalla città del New Hampshire.

Barriere diretto da Denzel Washington ha ricenuto invece la candidatura per miglior film, attore protagonista, attrice non protagonista e sceneggiatura non originale. Parla di un ex giocatore di baseball escluso dalla Havey League perché afroamericano. Cercherà di ostacolare il sogno del figlio di far parte di una squadra di football e di vincere una borsa di studio per l’università perché ha paura che succeda a lui la stessa cosa. La storia è tradda dall’opera teatrale di August Wilson, vincitrice nel 1983 del premio Pulitzer per la drammaturgia. Da molti anni si voleva produrre questo film, ma Wilson voleva che il regista fosse solo afroamericano: viene così scelto Denzel Washington che si aggiudica inoltre per la quarta volta la nomination come miglior attore protagonista proprio per questo film.

Hell or High Water di David Mackanzie ha invece ricevuto 4 nomination per il miglior film, attore non protagonista, sceneggiatura originale e montaggio. Il film è stato presentato durante la Festa del Cinema di Roma e narra di due fratelli del Texas i quali per salvare il loro ranch, sotto il quale si trova un giacimento di petrolio, dalla banca cominceranno a fare una serie di rapine. Il titolo riprende il detto americano come hell or high water (qualunque cosa accada) ma si riferisce anche a una clausola che prevede il pagamento indipendentemente dalle difficoltà economiche.

Il Diritto di Contare di Theodore Melfi è invece stato candidato in 3 categorie per il miglior film, attrice non protagonista e sceneggiatura non originale. La storia narra delle tre matematiche afroamericane Dorothy Vaughan, Mary Jackson e Katherine Johnson e di come il loro ingegno portò allo sviluppo delle prime missioni della Nasa. La trama mostrerà anche tutte le difficoltà incontrate a causa della loro pelle scura: tutti gli atteggiamenti razzisti riportati sono accaduti realmente tranne quelli legati all’utilizzo del computer. C’è anche un omaggio al film The Help nella scena in cui una delle donne chiede al personaggio della Spencer un pezzo di torta: chi non ricorda cosa invece offriva al posto della torta la Spencer a Bryce Dallas Howard?

Oscar 2017: il vincitore della categoria Miglior Film è Moonlight

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