Ascolti flop, Un medico in famiglia a rischio chiusura

Secondo le ultime indiscrezioni rilasciate dall’azienda Rai, la serie televisiva Un medico in famiglia sarebbe giunta al capolinea. La decisione sembrerebbe esser stata influenzata dal ridotto numero di ascolti, rispetto alle scorse stagioni, e dal malcontento generale dovuto alla trama.

Dopo l’ultima puntata di Un medico in famiglia del 24 novembre 2016, l’account ufficiale di Rai uno ha dichiarato su Twitter: “E’ arrivato il momento dei saluti”. Sembra un tweet definitivo che fa presagire la chiusura ufficiale della serie televisiva, arrivata alla sua decima stagione. Infatti, a differenza delle dichiarazioni rilasciate per il prosieguo di altre fiction, sembra che le vicende della famiglia Martini siano giunte al capolinea.

La dichiarazione dell’azienda Rai potrebbe esser stata influenzata dal numero di ascolti, in quanto non sono stati così avvincenti come quelli delle scorse stagioni e sono stati ben al di sotto dei 20 punti percentuali (nell’ultima puntata il numero di telespettatori registrato è stato di 4,28 milioni). Dunque ci si domanda se le avventure di Lele e Nonno Libero siano terminate. Per di più, un punto determinante che ha portato a questa decisione è stato il malcontento generale dovuto allo snodo narrativo più importante della decima stagione: la rivelazione che Annuccia non sia figlia di Lele. Questo colpo di scena sembra che non sia stato gradito dal pubblico e dai fan. E’ venuto a mancare il legame profondo e l’attrazione che un tempo teneva unita la famiglia sempre pronta a confrontarsi intorno ad un tavolo, nonostante i litigi e le varie vicende amorose. Nel frattempo, però, Lino Banfi e Giulio Scarpati sembra che abbiano già confermato la loro presenza per un eventuale sequel, e che gli sceneggiatori si siano messi all’opera proponendo delle nuove idee. Ma l’azienda Rai non rilascia dichiarazioni in merito ad un’ eventuale conferma. La tanto amata serie televisiva Un medico in famiglia, dopo quasi vent’anni, è a rischio chiusura? Non ci resta che attendere.

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