Venezia73 Diary, 8 giornata: tutti pazzi per la Jackie di Natalie Portman e poi c’è il doc di Terrence Malick

Venezia73 è tutta per lei, Natalie Portman per la sua Jackie. Al Lido anche l’attesissimo documentario di Terrence Malick, Voyage of Time: Life’s Journey…

Bene per Tommaso, opera secondo di Kim Rossi Stuart (LEGGI ANCHE: TOMMASO: KIM ROSSI STUART SI METTE A NUDO [VIDEO]), presentato fuori concorso. Adesso è il turno di Jackie di Pablo Larrain (LEGGI ANCHE: JAKIE: LUNGO APPLAUSO PER IL FILM DI PABLO LARRAIN CON NATALIE PORTMAN IN CONCORSO A VENEZIA73), il film in Concorso a Venezia73 è già stato molto apprezzato in proiezione stampa. Il regista racconta il lutto della First Lady americana, interpretata da Natalie Portman. La storia della morte Presidente John Fitzgerald Kennedy è stata più volte rappresentata, ma mai sotto questa prospettiva: quella del dolore della moglie. Una moglie, Jacqueline Kennedy, che dovrà affrontare il lutto davanti all’intero Paese.

Natalie Portman

È arrivato il momento anche di Terrence Malick che alla Mostra di Venezia porta un docufilm: Voyage of Time: Life’s Journey (LEGGI ANCHE: VOYAGE OF TIME: IL TRAILER DEL FILM DOCUMENTARIO DI TERRENCE MALICK [VIDEO]). Un viaggio tra spazio e tempo, un’esperienza visiva composta da immagini visionare che vengono proposte allo spettatore. Un racconto in cui il regista dà ascolto a quelli che sono i quesiti della vita, quegli interrogativi che restano appesi, e nel rappresentare tutto questo, attraverso il documentario, Malick dà sfogo alla propria libertà espressiva. A Venezia73 in anteprima la versione lunga del doc (90′), con una voce narrante d’eccezione: Cate Blanchett.

Terrence Malick

Altro documentario a Venezia, Liberami di Federica Di Giacomo, presentato nella sezione Orizzonti, racconta alcuni casi di possessione nel palermitano, presi in carica dal prete esorcista Padre Cataldo e da altri consacrati. Fuori concorso, invece, il documentario Austerlitz di Sergei Loznitsa, dedicato al turismo nei luoghi di sterminio fascita in cui si vede come i turisti si comportino nei siti diventati simbolo che hanno visto la morte gli ebrei deportati.

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