Tutto può succedere 2: Matilda De Angelis in studio per la sigla della seconda stagione della fiction RAI

I fan di Tutto può succedere possono davvero tirare un sospiro di sollievo: Tutto può succedere 2 si farà. Lo avevano già annunciato sulla pagina ufficiale di Facebook, adesso è arrivata l’ennesima conferma.

Ecco il testo sulla pagina ufficiale: “Cominciamo una nuova settimana sapendo che anche se #TuttoPuòSuccedere è finito, il conto alla rovescia per la nuova stagione è già iniziato!”. Oltre ai soliti annunci, la certezza arriva da una delle protagoniste, Matilda De Angelis che in una foto su instagram è ritratta in studio di registrazione mentre incide quella che probabilmente sarà la nuova sigla della fiction corredata con tanto di hashtag #tuttopuosuccedere2. La ragazza che interpreta Ambra, figlia maggiore e un po’ ribelle di Sara Ferraro (Maya Sansa) in Tutto può succedere, ha due grandi passioni, la musica e la recitazione, ecco spiegato perchè le probabilità che la sigla sia stata affidata a lei sono elevate.

Le avventure dei fratelli Ferrero e delle loro rispettive famiglie continueranno.  Probabilmente conosceremo anche qualche altro nuovo personaggio che intreccerà la sua storia con qualcuno di loro. Al momento non sono disponibili ulteriori anticipazioni. Se Alessandro e Cristina saranno alle prese con i problemi di salute della loro bambina e Giulia e Luca adotteranno un bambino, cosa succederà a Carlo e Feven? Riusciranno a sposarsi? C’è anche molta curiosità intorno a Sara: la relazione con quello che, ormai, è l’ex professore di Ambra continuerà? Tutte domande a cui cercherà di rispondere la seconda stagione di Tutto può succedere che potrebbe seguire fedelmente la trama di Parenthood o regalare colpi di scena al pubblico.

Il regista Lucio Pellegrini ha sottolineato che non è stato semplice adattare la fiction dal lavoro americano: “Non facile, devo dire, perché gli americani hanno un modo di esprimersi diverso: quando devono dare spiegazioni sono prolissi, ma quando si tratta di sentimenti sono molto più restii e difficilmente mostrano gioie e dolori. La stessa parola “parenthood” è intraducibile, sarebbe lo spirito che lega la famiglia… Io ho cercato di puntare sul realismo del genere dramedy, che unisce il dramma alla commedia, quindi intensità mescolata a leggerezza…”. Alla fine, però, ha anche aggiunto che il progetto iniziale di trasposizione dalla serie americana prevedeva quattro stagioni: “L’idea è quella di girare altre quattro stagioni, vedremo”. Le possibilità di rivedere dunque la famiglia Ferrero in tv, dunque, sembrano crescere addirittura, forse, per altre tre stagioni.

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