La rinascita della comicità italiana

L’humor nel cinema italiano ha subìto una svolta negli ultimi anni. Superato il periodo dei cinepanettoni (oramai  di sempre meno successo commerciale) che attiravano spettatori solo durante i periodi natalizi, si sta facendo avanti una nuova esilarante comicità, quella più genuina, terrena e innocente, più impegnata e meno scanzonata.

Il filone dei film creati dal personaggio di Zalone, ne sono d’esempio. Il bucolico Checco Zalone ha riportato il pubblico italiano, amante del genere comico, nelle sale con uno spirito di entusiasmo e interesse.

Il segreto del successo? A nostro modesto parere è legato alla genialità nel creare freddure che non ti aspetti, nei momenti meno consoni e l’insita semplicità del personaggio, che mostra tutta la sua “innocenza” e spontaneità nell’agire nella quotidianità.

Ecco che così che per far ridere non si ha più bisogno di provocare fenomeni di meteorismo o eruttazioni corporee o, ancora, della necessità di mostrare nudi e volgarità nel linguaggio, ma basta la genuinità di un personaggio trainante e coinvolgente, che impersona il nostro amico burlone o il vicino di casa casinista, per trainare la storia e renderla interessante e, a tutti gli effetti, grottesca.

Se a questo si aggiungono anche degli episodi che vanno a favore di chi li guarda il gioco è fatto! Ad esempio da una infografica emerge che una signora di Chieti è riuscita addirittura a vincere una sommetta giocando i numeri menzionati nel film “Che bella giornata”!

Insomma, quella a cui stiamo assistendo è – speriamo – una rinascita della comicità italiana, quella più pura e più intelligente, che si lega in maniera più naturale al modo di vivere dell’italiano, che lo rappresenta nel suo quotidiano senza doverlo per forza deridere come hanno cercato di trasmettere, ormai da anni, i cinepanettoni nostrani.

cinema e numerologia

 

Impostazioni privacy