Cannes 2016, Ken Loach vince la Palma D’Oro con I, Daniel Blake

Ken Loach vince la Palma D’Oro nella 69esima edizione del Festival di Cannes, con il film I, Daniel Blake.

LA VITTORIA DI KEN LOACH

La 69esima edizione del Festival di Cannes è stata vinta da un habitué della kermesse, Ken Loach con il suo film I, Daniel Blake. Un’altra storia dedicata agli ultimi nello stile del regista da sempre schierato dalla parte dei più deboli. Daniel Blake è un muratore, vedovo e anziano per lui il mondo moderno è sconosciuto, non sa niente di internet, parla in maniera schietta e ha un carattere forte. Dopo un attacco di cuore, il medico gli proibisce di tornare al suo lavoro e la vita di Daniel viene inghiottita dalla macchina burocratica dell’assistenza sociale.

LA STORIA DI KEN LOACH

Classe 1936, Ken Loach è uno dei registi più impegnati, socialmente della storia del cinema contemporaneo. Figlio di operai ha dedicato tutta la sua vita a raccontare la vita della classe operaia a Cannes ha ricevuto diversi premi, nel 2006 la Palma D’Oro con Il vento che accarezza l’erba. Un altro importante premio vinto da Loach, l’Orso d’oro alla carriera al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 2014. Fa parte della corrente artistica inglese Free Cinema di cui fanno parte i registi, Lindsay Anderson, Karel Reisz, Joseph Losey e Tony Richardson.

Daniel Blake
I, DANIEL BLAKE

È scioccante, in tutta Europa, non solo nel Regno Unito, assistiamo a questa volontà politica crudele di governi che dicono ai poveri: se lo siete è colpa vostra“. Questo è quanto ha dichiarato il regista riguardo il film che ha vinto a Cannes. Una lotta per la sopravvivenza vista attraverso gli occhi dei più deboli: il muratore Daniel Blake (Dave Johns) e Katie (Hayley Squires), madre single di due figli e disoccupata. Un’ovazione ha accolto Loach molto amato dal pubblico di Cannes, il regista aveva detto che Jimmy’s Hall sarebbe stata l’ultima opera, per fortuna non è stata così. “Ci sono ancora storie da raccontare. Questa ci è venuta incontro, sentendo la rabbia delle persone che stanno ai margini.”

Ken

Photo Credits: Twitter

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