Captain America: Civil War, la recensione in anteprima (senza spoiler)

Senza accenni di spoiler per non rovinare la sorpresa della prima visione, ecco la recensione a poche ore dall’anteprima italiana dell’ultima fatica Marvel, Captain America: Civil War. Il film più completo della saga e forse di tutti i cinecomic.

Iniziamo subito con una precisazione, anche se non ce ne sarebbe bisogno forse, ma meglio specificare: Captain America: Civil War non è Avengers. Di fatto è molto più simile a Winter Soldier, pur essendo a tutti gli effetti il sequel ideale di entrambi, e non solo. L’incontro/scontro tra così tanti supereroi poteva far pensare (o temere viste le critiche all’ultimo Age of Ultron) che fosse un Avengers 3 “truccato”, ma non è così. Piuttosto i fratelli Russo sono riusciti a creare un prodotto ai limiti della perfezione che può contare su una sceneggiatura solidissima (tratta dalla più bella e intensa delle saghe fumettistiche Marvel), impreziosita dalle scene di combattimento più spettacolari dell’intero Mcu e dalla verve comica di alcuni personaggi (Ant Man e Spider Man su tutti) che alleggeriscono la tensione senza mai interromperla veramente. Detto in parole povere: Civil War è un Winter Soldier più epico, più divertente, più emozionante e ugualmente solido.

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Dodici supereroi chiamati in causa, eppure non è un film corale. Ognuno fa la sua parte, ognuno ha la sua importanza eppure è una pellicola di grande umanità e rimane molto personale. Tra le note più positive, come detto, lo script che ci porta a comprendere e partecipare alla sfida tra i due schieramenti in prima persona. Perché le ragioni di entrambi gli schieramenti sono più che giustificate e chi è dalla parte di Captain America rimarrà della sua fazione, esattamente come chi tifa per Iron Man uscirà dalla sala convinto della sua idea. Preparatevi quindi anche a discuterne fuori dal cinema. E a soffrire nel vedere i numerosi scontri, sperando trovino una conclusione.

Captain America: Civil War, la recensione in anteprima (senza spoiler)

Il punto debole è la mancanza dell’effetto sorpresa, inevitabile dopo 9 anni e 12 film, che fa sì che il primo Avengers sia inarrivabile per le emozioni regalate. Ma la bravura degli autori è quella di conoscere i propri punti deboli e di correre ai ripari. E i ripari, in questo caso, hanno il volto di Spiderman e di Pantera nera. Entrambi al debutto nell’Universo cinematografico Marvel e semplicemente esplosivi come impatto. L’Uomo Ragno, o meglio Bimbo Ragno, è una ventata d’aria fresca per tutti. Assoluto protagonista delle scene d’azione e trasposto dai fumetti in modo impeccabile, finalmente. Black Panter è magnetico in ogni suo movimento, in ogni inquadratura, in ogni salto e atterraggio senza rumore, ogni unghiata e attacco. Perfetto.

Captain America: Civil War, la recensione in anteprima (senza spoiler)

Pieno di riferimenti agli altri film Marvel e anche qualcuno gustoso alle serie tv legate (soprattutto Agent Carter e non solo per quanto riguarda la protagonista come i più attenti degli appassionati coglieranno), Captain America: Civil War nonostante la tantissima carne al fuoco ha il merito di non gettare fumo negli occhi e di scombinare le carte in tavola unendo, dividendo, riunendo e ridividendo gli amati supereroi in modo così efficace che a fine visione si ha la voglia di vedere cosa succederà dopo. Ma bisognerà aspettare e anche parecchio, perché i prossimi tre film in programma, ovvero Doctor Strange (GUARDA ANCHE IL PRIMO TRAILER), i Guardiani della Galassia vol. 2 (LEGGI ANCHE LE ULTIME NEWS SUL FILM) e Thor: Ragnarock (LEGGI ANCHE LE NEW ENTRY DEL CAST), saranno abbastanza a se stanti e per rivedere all’opera questi protagonisti toccherà forse aspettare il film su Spiderman ma soprattutto i due capitoli di Avengers: Infinity War. Di certo non c’è da annoiarsi. Ricordiamo che il film uscirà nelle sale italiane il 4 maggio.

Captain America: Civil War, la recensione in anteprima (senza spoiler)

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