Ennio Morricone ha la sua stella sulla Walk of Fame

Un ottimo risveglio per l’Italia: nel corso della nottata, il Maestro Ennio Morricone è stato insignito di una stella nella mitica e leggendaria Walk of Fame di Hollywood.

Finalmente anche per il compositore più acclamato al mondo Ennio Morricone è arrivata la sua stella: Walk of Fame di Hollywood. Alla cerimonia, che si è svolta oggi, sabato 27 febbraio,  a Los Angeles, ha partecipato lo stesso compositore, a due giorni dalla notte degli Oscar. Visibilmente commosso e accolto da una standing ovation, Morricone ha detto del suo lavoro: Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista che al pubblico, ma che soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devono essere contento prima del regista.  

Tarantino, grazie al mio film ho potuto conoscere meglio il grande Morricone  – Il regalo più grande che ho ricevuto facendo questo film è l’amicizia con il maestro Morricone. Lo ha detto Quentin Tarantino, partecipando alla cerimonia in onore del compositore italiano a cui è stata assegnata una stella nella Walk of Fame di Hollywood. Ho realizzato solo di recente che nella mia infinita collezione di dischi, Morricone è più presente di Elvis, Bob Dylan e i Beatles, ha detto il regista americano che dopodomani parteciperà alla notte degli Oscar con il suo ultimo film, “The Hateful Eight”, insieme con Morricone, che ne ha realizzato la colonna sonora.

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Immaginare il cinema senza le sue musiche evocative è come ammirare una bella statua senza aver mai conosciuto la Pietà di Michelangelo. Compositore e direttore d’orchestra come pochi nella storia, per i musicisti di ogni genere e lingua è semplicemente “il Maestro”. Ennio Morricone nasce a Roma alla fine degli anni Venti, alle elementari si ritrova come compagno di classe un certo Sergio Leone, con il quale più tardi scrive un pezzo di storia del cinema, da Per un pugno di dollari (1964), primo capitolo della saga “spaghetti western”, al gangster malinconico C’era una volta in America (1984). Oltre a firmare le colonne sonore di più di cinquecento film, raccogliendo cinque nomination agli Oscar, porta le sue sinfonie in giro per il mondo, dimostrando uguale abilità come direttore d’orchestra. Di premi ne avrebbe meritati molti di più, in particolare l’Oscar che gli viene riconosciuto soltanto nel 2007 “alla carriera”.  Insieme a questo mette in bacheca 9 David di Donatello, un Leone d’oro alla carriera nel 1995 e, primo italiano in assoluto, il Polar Music Prize dall’Accademia Reale svedese di musica, nel 2010. Nel 2013 cura le musiche de “La migliore offerta”, thriller diretto da Giuseppe Tornatore, che gli vale il David per la “miglior colonna sonora”.

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