Manca pochissimo, ormai. Il 12 febbraio sbarca al cinema l’attesissimo Zoolander 2, sequel del film dedicato al modello più famoso del mondo ovvero Derek Zoolander, che ha le sembianze del vulcanico Ben Stiller (anche regista in questo secondo film). Al suo fianco, l’inseparabile Owen Wilson e Penelope Cruz, che interpreta invece un’agente della polizia: “C’è un giallo – svela l’attrice spagnola al settimanale Io Donna – e io devo risolverlo“. Anche lei si cimenterà con una Blue Steel, cioè una di quelle espressioni a dir poco idiote che hanno contribuito a costruire il mito di Zoolander? “È uno dei grandi segreti del film“, risponde sibillina Penelope.
La Cruz, da sempre, gira pellicole di un certo spessore. Quando le viene fatto notare che non tutte le attrici avrebbero accettato un ruolo così demenziale, replica serafica: “Sono una fan del primo Zoolander e quindi è stata una bella sorpresa ricevere la telefonata di Ben Stiller, mentre ero al supermarket a comprare pannolini. Ci eravamo incontrati solo una volta a casa di amici comuni ma gli ho detto subito di sì“. Poco le importa cosa avrebbero fatto le altre, insomma.
Il film è ambientato in parte a Roma, “una città che adoro – spiega Penelope – una seconda casa. Abbiamo potuto girare in posti che di solito sono chiusi, come i sotterranei delle terme di Caracalla: di una bellezza incredibile anche se un po’ claustrofobiche, dopo dieci minuti avrei voluto uscire. E anche la boutique di Valentino alle tre di notte, vuota, che sensazione strana. Ci sono molti omaggi al cinema italiano nel film, Rossellini, Pasolini, Fellini – Ben lo ama molto. Omaggi in stile Zoolander: per esempio c’è un momento ‘Dolce vita’ dove andiamo in moto con la sigaretta in bocca ma senza accenderla, è solo per il look…“. Dinanzi a frasi del genere, il livello di curiosità lievita. Vedremo davvero Penelope come mai accaduto finora, c’è da scommetterci.
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