Tango per la libertà: Alessandro Preziosi, Rocio Munoz Morales e l’Argentina degli anni ’70

Le riprese sono terminate lo scorso giugno a Torino, la messa in onda è ormai imminente: il 12 e il 13 gennaio Raiuno trasmetterà in prima serata la miniserie Tango per la libertà, diretta da Alberto Negrin liberamente ispirata all’autobiografia del vice-console Enrico Calamai Niente asilo politico. Il protagonista è Alessandro Preziosi; al suo fianco Rocio Munoz Morales, Anna Valle e Giorgio Marchesi. La storia è ambientata nella difficile Argentina degli anni Settanta e ricostruisce anche la tragedia dei desaparecidos, i perseguitati di quella terra lontana, che trovarono un grande sostegno proprio in Calamai: “Io sono un diplomatico – ha spiegato Preziosi – che ha il privilegio di poter aiutare chi ha bisogno“. Il personaggio in questione si chiama Marco Ferrero ed è un italiano trapiantato a Buenos Aires con la carica, appunto, di vice-console. Proprio laggiù ritrova Diego Madero (Marchesi), suo grande amico dai tempi dell’università.

In città il clima è parecchio teso, molti giovani scendono in campo contro il regime. Marco incontra Anna (Munoz Morales), giovane e incantevole danzatrice di tango, e se ne innamora. Ma presto verrà a crearsi un triangolo sentimentale, il cui filo conduttore in qualche modo sarà proprio il tango, anche simbolo di libertà. Nel frattempo Ferrero continuerà a portare avanti con fervore l’attività politica, scoprendo fra l’altro che molte persone sono sparite a causa della dittatura. Con l’aiuto di diversi uomini che credono nella stessa causa, tra cui il giornalista Sereni, riesce ad agevolare la fuga di molti argentini.

Tango per la libertà è prodotta da Compagnia Leone Cinematografica in collaborazione con Rai Fiction e con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte. Anna Valle interpreta Carmen Espinoza, “una donna con un forte senso della giustizia“; nel cast anche Simone Gandolfo e Franco Castellano.

Foto by Rai

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