Suburra sarà la prima serie italiana di Netflix: le parole del regista Stefano Sollima

Netflix sbarcherà presto in Italia (leggi tutte le info su Velvet Cinema) e oggi è stata annunciata anche che la prima serie tv nostrana prodotta dalla piattaforma on line sarà Suburra, basata sull’omonimo film che uscirà in sala il prossimo 14 ottobre (guarda il trailer su Velvet Cinema). Alla regia della produzione televisiva ci sarà di Stefano Sollima, anche autore del lungometraggio che dal maggio 2016 sarà incluso nell’offerta dei film a disposizione degli abbonati Netflix nel nostro Paese. Le riprese delle dieci puntate dello show realizzato da Cattleya (che aveva anticipato la news) in collaborazione con la Rai, invece, inizieranno nei primi mesi del 2016 per poi essere proposte nel 2017.

Il regista, che ha già firmato capolavori come la pellicola A.C.A.B. e le trasposizioni per il piccolo schermo Romanzo Criminale e Gomorra, ha commentato così la notizia: “Essere su Netflix significa molto per me. Non solo il mio film farà parte di una selezione di film di alta qualità e di serie tv innovative, di cui sono un grande fan, ma avrà inoltre l’opportunità di raggiungere un vasto pubblico internazionale“. La storia della pellicola (e della serie) è tratta dal libro omonimo scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. “La nostra storia è un viaggio nel cuore oscuro di Roma, per scoprire e portare alla luce alcuni dei più gravi scandali dei nostri tempi, molto prima che diventino titoli sulle pagine di testate internazionali come il New York Times, la BBC o il Guardian. Siamo felici di sapere che, grazie al film di Stefano Sollima, a Netflix e a Cattleya, le nostre indagini raggiungeranno un pubblico ancora più ampio“.

Suburra sarà la prima serie italiana di Netflix, le parole del regista Stefano Sollima

La trama di Suburra è incentrata sulla battaglia politica e criminale per la conquista di Ostia, destinata a diventare un paradiso del gioco d’azzardo. Le vicende ruotano attorno a diversi personaggi, tra cui il parlamentare corrotto Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una famiglia criminale che gestisce il territorio, Sebastiano (Elio Germano), un giovane organizzatore di eventi, e diversi religiosi corrotti e capi mafiosi rivali, tra cui Samurai (Claudio Amendola), rappresentante della più temuta fazione del crimine organizzato romano. Tutti questi personaggi riveleranno un sistema di corruzione e illegalità endemico e ramificato.

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